Repubblica/Napoli: Scuola, la scure su 8 mila posti
In esubero anche prof di ruolo. La Flc Cgil: Campania più colpita
BIANCA DE FAZIO |
La scuola campana perde 8.000 posti di lavoro. Più della chiusura di uno stabilimento della Fiat. Ci sono 6.200 insegnanti e 1.800 tra bidelli e personale amministrativo che da settembre saranno di troppo. E non si tratta solo di precari per i quali si allontana la possibilità di fare supplenze o ottenere incarichi annuali. Anche i docenti già di ruolo finiscono in esubero: oltre 300 nelle scuole elementari, 638 nelle scuole medie, un numero non meglio precisato alle scuole superiori.
Ed è la Campania, ancora una volta, ad avere il primato in questa triste classifica, seguita dalle altre regioni meridionali. Di qui la denuncia lanciata dalla Flc Cgil della Campania («La scuola campana è la più colpita dai tagli del governo Berlusconi») che chiede l´intervento diretto della Regione e dell´amministrazione scolastica regionale per individuare «misure di contrasto alle politiche scolastiche governative». Parla di «salasso senza precedenti» la Cgil: «Da settembre - si legge in un comunicato - la scuola campana sarà sottoposta ad un salasso senza precedenti le cui conseguenze saranno innanzitutto la perdita di posti di lavoro, ma anche la riduzione del tempo scuola, il sovraffollamento delle classi, il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza, ritorno alle pluriclassi nella scuola primaria (le elementari, insomma)». Per questo la Federazione lavoratori della conoscenza chiede alla giunta regionale di individuare «una politica autonoma con un ruolo forte nella programmazione dell´offerta formativa sul territorio» e sollecita l´assessore regionale all´Istruzione, Corrado Gabriele, a fare in modo che «il tavolo permanente da lui istituito con l´amministrazione scolastica regionale, con gli enti locali e con le organizzazioni sindacali diventi concretamente il luogo in cui affrontare le problematiche legate all´istruzione in Campania». |