Repubblica/napoli: Scuola, l´autunno caldo dei precari
La Provincia di Napoli si veste a lutto, tra oggi e domani cortei e assemblee
BIANCA DE FAZIO
Drappi neri in segno di lutto. Il sit-in degli insegnanti precari, dinanzi agli uffici dell´amministrazione scolastica regionale, come un funerale. Solo che non è il funerale per una sola persona. Ma per le 5 mila rimaste, solo a Napoli e provincia, senza lavoro. Migliaia di docenti che contavano sulla supplenza annuale, per l´anno scolastico che sta iniziando, e che si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano, a causa dei tagli imposti dal governo. Senza lavoro. E con prospettive via via più nere di qui ai prossimi anni. Dopo aver occupato alcuni uffici di via Ponte della Maddalena, la scorsa settimana, ed essere stati ricevuti dal direttore Alberto Bottino, ieri i precari sono tornati a manifestare dinanzi a quelle stesse stanze. L´autunno caldo, per loro, è iniziato ben prima del cambio di stagione. E stamattina - di nuovo segnati a lutto per la morte della scuola pubblica e la perdita del lavoro - saranno ancora in manifestazione. Portando il loro dramma, stavolta, sino alla prefettura. I docenti rimasti senza cattedra sfileranno in corteo dagli uffici della Direzione scolastica regionale fino a piazza del Plebiscito, con il supporto della Cgil scuola che ha anche convocato, per i precari, un´assemblea pubblica in programma giovedì, alle 15.30, nell´istituto Isabella d´Este.
A vestire il lutto per il lavoro che non c´è sono innanzitutto i maestri e le maestre delle scuole elementari, che quest´anno, a Napoli e provincia si sono visti assegnare zero supplenze. Ma anche alle medie i posti si sono ridotti ad un terzo di quelli dell´altro anno (da 1.493 a 596), ed alle superiori il numero degli incarichi annuali è meno che dimezzato (da 1.585 a 699). Tagli che non risparmiano gli insegnanti di sostegno: solo per quanto riguarda le supplenze annuali il numero dei docenti che saranno al fianco degli studenti disabili sono scesi dai 2.390 del 2007-2008 agli attuali 1.847. In questo caso i docenti di sostegno non protestano da soli: i genitori dei bambini disabili li supportano portando in piazza le esigenze dei piccoli più sfortunati e l´associazione "Tutti a scuola" sarà domani in piazza Carità per «rappresentare la perdurante drammatica condizione degli alunni disabili nella scuola pubblica» e per raccontare dei risarcimenti che il Tar ha concesso ai ragazzini che l´anno scorso non hanno ottenuto il sostegno - sin da settembre - per tutte le ore necessarie.
Al complesso dei 5000 tagli è poi dedicata anche la clamorosa protesta istituzionale che avverrà stamattina in Provincia. In occasione della riunione del Consiglio provinciale, il presidente Dino Di Palma, l´assessore alla scuola Angela Cortese, i componenti della Giunta e i consiglieri di maggioranza indosseranno tutti un segno di lutto «per la morte della scuola italiana decretata dal ministro Gelmini». Intanto la Prefettura è interessata anche da un´altra mobilitazione: Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno chiesto un incontro col prefetto, simbolicamente nel giorno in cui inizia l´anno scolastico in Campania, ma dalla prefettura non è ancora giunto l´ok.