Repubblica/Napoli: Scuola, 20 milioni contro i tagli
La Regione stanzia fondi per salvare mille cattedre Il governo per risparmiare aveva ridotto il numero degli insegnanti di 3200 unità
Il calendario scolastico: lezioni dal 15 settembre al 10 giugno e due ponti già fissati
BIANCA DE FAZIO
La Regione interviene sui tagli agli organici di docenti, nelle scuole della Campania, investendo 20 milioni di euro, per il prossimo anno scolastico, ed altri 20 milioni per il 2009-1010, per fronteggiare la cura dimagrante imposta da Roma. Se il ministero della Pubblica istruzione e quello del Tesoro hanno deciso di risparmiare tagliando oltre 3.200 insegnanti nelle scuole della Campania, la decisione della Regione di destinare 40 milioni di euro a questo settore riduce di un terzo i tagli programmati da Roma. «Con 20 milioni di euro all´anno - spiega l´assessore regionale all´Istruzione, Corrado Gabriele - garantiamo il posto a 900-1.000 docenti che altrimenti sarebbero rimasti con le mani in mano. E permettiamo alle scuole di non sacrificare la qualità dell´istruzione per i nostri studenti».
I tagli rischiano di mettere in ginocchio gli istituti di casa nostra, come hanno più volte segnalato i sindacati e le scuole stesse. «Di qui la decisione, con il direttore scolastico regionale Alberto Bottino, di studiare un sistema che limitasse i danni. Ci siamo incontrati più volte - racconta Gabriele - ed abbiamo messo a punto un accordo che prevede l´impegno finanziario da parte nostra e la promessa, da parte del ministero, di un analogo finanziamento». Peccato che quest´accordo sia stato firmato dall´ex ministro Fioroni, oltre che da Bassolino: resta da verificare se il neoministro Gelmini terrà fede agli impegni presi dal suo predecessore. «Intanto i nostri soldi ci sono», ribadisce Gabriele. E se giungessero anche i finanziamenti promessi dall´ex governo si salverebbe il posto ad altri 1.000 docenti. «Abbiamo attinto alle risorse europee - continua l´assessore regionale - convinti che potenziare gli organici nella scuola sia strategico per il futuro della Campania. Abbiamo sottratto finanziamenti agli enti di formazione, ma siamo certi che siano meglio spesi nelle scuole. D´altra parte spendendoli subito riusciremo a ottenerne altri dall´Europa, per il principio della premialità concessa a chi investe immediatamente e bene».
La delibera che fa tirare un sospiro di sollievo ai precari campani ed alle famiglie sulle quali incombeva il rischio di scuole azzoppate dai tagli, è stata firmata ieri. E prevede anche che le classi siano composte da un numero massimo di 25 alunni, da ridurre a 20 in presenza di ragazzi disabili. Una decisione sulla quale dice la sua il segretario della Cisl scuola di Napoli, Luigi Bifulco: «Per noi il pieno esercizio del diritto allo studio è uno spartiacque, soprattutto per Napoli ed il suo territorio, dove le classi sovraffollate e le carenze di laboratori, palestre e quant´altro finiscono per comprometterlo quotidianamente. Perciò auspichiamo che alla delibera seguano i fatti, e non resti solo una bella dichiarazione di principio».
E nel giorno dell´ultima campanella per gran parte degli studenti campani, dalla Regione giunge il calendario scolastico del prossimo anno. Che non solo stabilisce inizio e fine delle attività didattiche (le lezioni inizieranno il 15 settembre e termineranno il 10 giugno 2009), e programma le vacanze di Natale (dal 20 dicembre al 6 gennaio) e quelle di Pasqua (dal 9 al 15 aprile) ma propone alcune novità: i ponti. Ne sono previsti due: quello del 2 maggio e quello dell´1 giugno. Ponti che, da quando le scuole sono in regime di autonomia, ogni singolo istituto decide se concedere o meno. L´anno prossimo questi due ponti ci saranno e basta, fermo restando che le scuole potranno concedere altri giorni di vacanza, magari a carnevale, recuperando le lezioni con un anticipo dell´inizio o un posticipo della fine dell´anno scolastico. L´importante è che i giorni di scuola siano 200. Non di meno.