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Repubblica/Napoli: Rispoli: ecco i tagli nelle scuole cittadine entro cinque anni 3130 insegnanti in meno

Altre cinquemila cattedre rischiano di scomparire, tra elementari e medie

17/09/2008
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la Repubblica

La denuncia

Altre cinquemila cattedre rischiano di scomparire, tra elementari e medie: lancia l´allarme l´assessore comunale all´Istruzione, Gioia Rispoli. «Saranno 600 i maestri in meno, l´anno prossimo, a Napoli e provincia, per effetto del decreto Gelmini. E l´attuazione di questo decreto comporterà una perdita di oltre 4000 maestri nei prossimi 5 anni». Le maggiori ripercussioni in città: «Il prossimo anno perderemo per le elementari 504 maestri e nell´anno scolastico 2012/2013 avremo circa 2400 maestri in meno». A questi tagli se ne aggiungono anche altri per gli insegnanti di lettere ed educazione tecnica. In totale, entro 5 anni saranno 3130 le cattedre in meno nelle scuole cittadine.
L´assessore Rispoli, il sindaco Iervolino e il Consiglio comunale mostrano grande apprensione. Ieri hanno affrontato l´argomento in aula. A sottolineare le difficoltà nella scuola i consiglieri Schifone, Moxedano, Ambrosino, Gaetano Sannino, Moretto, Verde, Lamura, Antonio Borriello, Ambrosino. La discussione, che si è protratta per oltre tre ore e mezza, si è conclusa con la decisione di non votare un ordine del giorno ma di trasmettere la relazione dell´assessore e tutti gli interventi dei consiglieri, insieme con un appello del sindaco, al ministro Gelmini e al Parlamento, affinché rivedano il provvedimento. In aula ha seguito i lavori del Consiglio anche una delegazione di insegnanti precarie vestite a lutto in segno di protesta.
Sono già 5000 le cattedre in meno a Napoli e provincia, 500 le riduzioni degli incarichi di sostegno agli alunni disabili. Oggi ci sono meno insegnanti, ma gli alunni sono di più, sottolinea l´assessore: «Per le scuole medie, la provincia aveva per lo scorso anno 18.686 alunni; quest´anno ci sono stati 5000 iscritti in più; le classi erano 5639 e oggi sono 296 in meno; mentre i docenti sono passati da 13.180 a 12.895». A Napoli, in particolare, «si sono già perse 99 classi e 276 docenti». E l´anno prossimo andrà peggio. «Andrà in vigore la riforma Moratti che introduce la seconda lingua straniera e prevede anche la diminuzione di 2 ore settimanali di italiano/storia e di un´ora di educazione tecnica». Quindi ci sarà una «consistente perdita» di cattedre per queste materie. «Secondo i calcoli fatti dai tecnici, ogni 3 classi avremo un docente in meno. Su un totale di 5.534 classi nella provincia, perderemo circa 920 cattedre di lettere: in città saranno circa 550 insegnanti di lettere e 180 docenti di educazione tecnica in meno».
Intanto il presidente della Regione, Antonio Bassolino, definisce, sul suo blog, «un fatto molto importante» la richiesta avanzata ai carabinieri dall´assessore regionale alla Scuola, Corrado Gabriele, di verificare perché 569 ragazzi campani non risultano iscritti a nessuna delle 1373 scuole.
«Forze dell´ordine e magistratura faranno ora la loro parte, prendendo i provvedimenti necessari - scrive Bassolino - . Non ci arrendiamo di fronte al dramma della dispersione scolastica. Ai genitori di questi 569 ragazzi vorrei far sapere che la Regione lo scorso luglio ha attivato 100 corsi Pas (Percorsi alternativi sperimentali) per offrire ai giovani una possibilità di recupero scolastico, con una disponibilità di 2000 posti nella fascia 14-16 anni».
(maria pirro)

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