Repubblica-Napoli-Prof, operazione supplenze scatta la corsa alle cattedre

Prof, operazione supplenze scatta la corsa alle cattedre
Da assegnare 800 incarichi in una settimana
Nervi tesi tra gli impiegati del Csa: "Troppo lavoro, potremmo dimetterci"
Dopo la sentenza del Tar sarebbero 400 le posizioni a rischio in graduatoria
Mille insegnanti convocati negli istituti-pilota, sarà corretto l'errore dei cento posti "fantasma" Sostegno: a Caserta record di "deroghe" (1500)
FERRUCCIO FABRIZIO

Ultimi 811 posti di supplenza, è il palio di fine mese. Tra tensioni e incertezze la corsa alla nomina residua, delegata ai capi d'istituto, scatterà nelle sette scuole-polo domani e fino al 31 agosto. Ma i convocati sono un migliaio, compresi gli oltre 100 docenti (per i sindacati sono 200) dirottati al 31 luglio su cattedre fantasma e ricontattati per scegliere una nuova sede. Un contenzioso ancora aperto almeno su cinque classi di concorso: A246 (Francese), A346 (Inglese), A029 (Educazione Fisica), A051 (Latino), A052 (Greco). I centocinquanta precari delle ultime due classi sono stati riconvocati tutti.
Giorni decisivi anche per la vertenza sui 3329 posti di sostegno da assegnare "in deroga" in tutta la Campania, 896 a Napoli. Dalla verifica imposta dal ministero il dato emerso è rilevante, benché parziale: secondo il Centro servizi amministrativi (Csa) la stragrande maggioranza dei dirigenti scolastici ha confermato le richieste certificate in prima istanza, quelle che Letizia Moratti aveva giudicato eccedenti. Che succederà? Dagli uffici della Campania, diretti da Anna Maria Dominici, le nuove schede torneranno sul tavolo del ministro, chiamato a quel punto ad una decisione dopo aver sentito il Tesoro. Nel mirino contabile di Roma c'è soprattutto Caserta, con 1500 deroghe. "La Moratti sta andando incontro ad una figuraccia", sostiene Franco Buccino, segretario provinciale Cgil. "La verifica su quei posti, salvo casi isolati di autoriduzione da parte dei presidi, ha avuto solo l'effetto di creare una frattura con i dirigenti scolastici. Ora il ministro dovrà fare marcia indietro sulle nomine, a meno che non voglia procedere con ispezioni...".
E se la sentenza del Tar Lazio (che ha annullato la circolare del ministero sul doppio punteggio acquisito dai corsisti del Ssis) secondo il Csa non stravolgerà le graduatorie dei precari, quelle graduatorie dovranno comunque essere ritoccate. Un'operazione che potrebbe coivolgere 3-400 docenti delle secondarie.
Una spina ulteriore in vista dell'apertura dell'anno scolastico, anche per gli impiegati del Csa. Tra nomine e sentenze si sentono schiacciati dalla crescente mole di lavoro straordinario. "Il malumore tra i funzionari è diventato un grosso problema - confida il dirigente Luigi de Filippis - Anticipando le nomine a luglio il ministro Moratti ha creduto di semplificare il lavoro, ma qui è uno strascisco continuo e i carichi non finiscono più". Insieme alla data del 12 settembre rischiano di saltare dunque anche i nervi del personale amministrativo. "Il malessere qui si tocca con mano e sta diventando un problema difficile da gestire". Un caso che potrebbe avere seguiti clamorosi nei corridoi di via Ponte della Maddalena, dove l'aria pesante si respira tra centinaia di fascicoli. La fine dei contenziosi, di ogni sorta, appare a molti un miraggio. L'ipotesi di rivedere le graduatorie a seguito di sentenze ed ulteriori ricorsi si profila invece come un incubo: tanti minacciano le dimissioni dall'incarico. Nella task-force in azione sul fronte dei posti di sostegno, la protesta monta: se la verifica sulle 3329 deroghe ordinata dal ministero subirà ulteriori strascichi, alzeranno tutti bandiera bianca.