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Repubblica/NApoli: Nella provincia dei precari non si trovano i supplenti

Il problema non tocca gli incarichi annuali ma le sostituzioni temporanee

30/01/2007
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la Repubblica

IL CASO

Mancano i docenti di Lettere in decine di classi

Cercasi prof d´Italiano. Decine di istituti superiori e scuole medie di Napoli e provincia non riescono a trovare supplenti di Lettere. Fenomeno paradossale in una provincia in cui le graduatorie di docenti precari sono tra le più lunghe d´Italia. Per le tre classi di concorso interessate dalla vicenda si contano, infatti, nelle nostre graduatorie, ben 5.176 docenti di Lettere abilitati all´insegnamento. Eppure ci sono scuole come l´Ipia Sannino, l´Itn Colombo, l´Itas Elena di Savoia, l´Ipct Livatino, e altre ancora, costrette a raschiare sul fondo delle proprie graduatorie d´istituto per trovare un docente; e spesso le convocazioni vanno deserte. «La situazione che si sta generando in molti istituti – si precisa dal Centro servizi amministrativi di Napoli – non riguarda gli incarichi annuali, già tutti coperti, ma le sostituzioni di docenti momentaneamente assenti per malattie, maternità o altro, e che spetta alle singole istituzioni scolastiche sostituire attingendo dalle proprie graduatorie interne». Il nodo, pare allora di capire, sta proprio nelle graduatorie d´istituto. Queste liste si creano all´atto dell´aggiornamento dei punteggi maturati con titoli e servizio – l´ultimo aggiornamento è del 2005 – ed è in quel momento che il docente può indicare massimo 30 scuole in cui potrà fare supplenze. È chiaro, dunque, che tra Napoli e provincia, su 178 istituti superiori e 261 tra scuole medie e istituti comprensivi, un docente abbia un grosso imbarazzo nella scelta delle sole 30 sedi da indicare, oltre ad ampie possibilità di sbagliare questa scelta, compromettendo un intero anno di lavoro. «Questo, come ovvio, genera graduatorie lunghissime per le scuole più conosciute e ambite – dichiarano alcuni dirigenti scolastici – mentre per gli istituti più periferici, meno noti o con una cattiva fama, le liste di docenti sono corte».
«Il sistema delle 30 scuole – precisa la Cgil scuola di Napoli – consente anche a chi ha pochi punti di lavorare, se sceglie le scuole giuste, ma gioca a sfavore di chi sbaglia la scelta».
(giuseppe fabiano)


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