Repubblica-Napoli-Ma mancano gli insegnanti di Lingue
LA DENUNCIA Il gap dell'integrazione Ma mancano gli insegnanti di Lingue Da qualche tempo, la parola d'ordine nelle scuole napoletane è interculturalità. Un percorso ...
LA DENUNCIA
Il gap dell'integrazione
Ma mancano gli insegnanti di Lingue
Da qualche tempo, la parola d'ordine nelle scuole napoletane è interculturalità. Un percorso lungo e difficile soprattutto in contesti scolastici e in quartieri con molti problemi sociali. Ma l'obiettivo unanime degli insegnanti è creare un vero scambio di culture all'interno delle classi. E così nelle scuole napoletane si incontrano storie di ordinaria integrazione in cui bambini, provenienti da altri paesi, magari arabi o mediorientali, portano in classe i sapori e i suoni dei loro paesi. Ma i bambini stranieri, nella maggiore parte extracomunitari, che frequentano gli istituti napoletani, spesso non sono aiutati abbastanza. Il gap, soprattutto nelle elementari, è quasi sempre la mancanza di insegnamenti di lingua italiana per stranieri. Un vero impedimento per l'apprendimento e per la socializzazione.
Nel 91° Circolo didattico "Consalvo", ad esempio, da quest'anno ci sono tre bambini messicani. Il caso è come quello di tanti altri. I piccoli avrebbero bisogno di lezioni specifiche per recuperare il deficit linguistico. Un'insegnante, Libera Esposito, racconta della totale integrazione dei piccoli messicani con gli altri bambini ma lamenta l'assenza di un programma di formazione linguistica specifico. Spesso l'insegnamento dell'italiano ai piccoli stranieri è solo il frutto della buona volontà di alcuni docenti. Non dovrebbe essere così. Per questo con l'aiuto di associazioni di volontariato, l'amministrazione comunale e la Regione Campania, è corsa ai ripari organizzando diverse iniziative per l'educazione linguistica dei bimbi stranieri. I progetti sull'intercultura rappresentano, infatti, un primo passo verso il totale inserimento dei piccoli.
(silvia pepe)