Repubblica/napoli: La protesta dei precari "Graduatorie sbagliate"
Caos negli uffici scolastici, via ai ricorsi
Folla nell´ex Provveditorato dopo la pubblicazione degli elenchi
Liti, battibecchi e scarsa organizzazione nella sede di via Ponte della Maddalena
Nelle liste posizioni inesatte. Il vicario Perrella: "Abbiamo rinforzato il personale"
CRISTINA ZAGARIA
Presi d´assalto gli uffici dell´ex provveditorato, sindacati sommersi da richieste d´aiuto, una valanga di ricorsi. Sono uscite le graduatorie dei precari per scuole medie e superiori ed è scoppiato subito il caos, in via Ponte della Maddalena, ieri mattina alle sette. Davanti ai cancelli ancora chiusi si sono ammassati i primi insegnanti con il modulo del ricorso, scaricato da Internet. Pronti a tutto per fare valere i propri diritti.
Due le principali lamentele del popolo dei precari in lotta per strappare una supplenza e una migliore posizione in graduatoria. In primo luogo la scarsa informazione sulle posizioni individuali, dovuta anche alla legge sulla privacy. Poi l´esatto riconoscimento dei titoli e la valutazione dei punteggi, in una giungla di categorie protette, tra master autorizzati e corsi di formazione improvvisati.
Oltre 4mila le istanze di protesta previste. La settimana scorsa sono uscite le graduatorie per elementari e scuole d´infanzia: siamo nell´ordine di 23.000 domande. Lunedì, invece, sono stati resi noti i nomi dei circa 20.000 insegnanti precari napoletani in lizza per una cattedra a tempo determinato nelle scuole medie e superiori. «Per ogni graduatoria - dicono agli uffici scolastici provinciali - si prevede un 10% di reclami». Dopo ogni pubblicazione scattano 120 ore di passione. Il limite per presentare ricorso e cercare di recuperare qualche posto negli elenchi, se si scoprono errori o sviste, è di 5 giorni. Ieri mattina davanti al provveditorato, tra asfalto rovente e container del porto, c´erano più di mille insegnanti. Un centinaio nel pomeriggio. Rotti i display con i numeri per l´ordine di prenotazione, ci si è arrangiati con le liste "fai da te".
C´è chi si è sentito male, chi ha protestato e chi ha sfiorato la lite. Nello stanzone dell´ufficio relazioni con il pubblico, agli otto normali sportelli ne sono stati aggiunti quattro per accogliere la folla. «Per la privacy - spiega il vicedirigente scolastico regionale, Fabrizio Perrella, numero due dell´ufficio - nei file pubblicati in Internet si inserisce solo il nome, l´età e la graduatoria. Chi vuole sapere se gli sono stati riconosciuti tutti i titoli, se ha diritto alle quote riservate o a preferenze, deve venire personalmente al Csa. È un lavoro lungo e si crea confusione. Ma abbiamo rinforzato il personale». «Il sistema è andato in tilt - denuncia il segretario della Cgil Scuola Franco Buccino -. Ci sono troppe falle e ogni insegnante deve curare di persona la propria posizione in graduatoria. Ci vorrebbe un sistema di convocazioni individuali e, soprattutto, una maggiore elasticità sui tempi del ricorso. Cinque giorni sono pochi». Il segretario della Cisl scuola, Luigi Bifulco, punta il dito «sulla confusione creata da master autorizzati e corsi non ufficiali, che hanno creato una corsa ai titoli facili e un´inutile guerra tra poveri».