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Repubblica-Napoli-I sindacati protestano per le cattedre fantasma

SCUOLA Mancano ancora centinaia di professori, 800 nel sostegno I sindacati protestano per le cattedre fantasma ...

21/09/2004
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la Repubblica

SCUOLA
Mancano ancora centinaia di professori, 800 nel sostegno
I sindacati protestano per le cattedre fantasma


Due cattedre fantasma ad Arzano, due ad Afragola, e poi a San Sebastiano, a Torre del Greco, a San Giorgio. Cattedre che esistono sulla carta, ma che spariscono quando il precario di turno si reca nella scuola per prendere servizio e scopre che lì sono già al completo. Dovevano chiudersi giovedì le convocazioni per le nomine di 17 mila insegnanti che ancora mancavano all'appello, ad inizio d'anno scolastico, solo a Napoli e provincia. Ma il calendario è saltato. In cattedra mancano ancora centinaia di professori, gli orari di lezione sono inevitabilmente a scartamento ridotto, è ricominciato il triste rito del valzer di docenti. È il sindacato Gilda a raccontare, ad esempio, di una insegnante di Lettere che s'è vista assegnare due scuole, ma in entrambe la cattedra non c'è, e lei vaga, ogni mattina, dall'una all'altra, tappando qualche buco e cercando di soddisfare le richieste dei capi d'istituto, nell'attesa che gli uffici di via Ponte della Maddalena facciano chiarezza. E se in cattedra ancora mancano degli insegnanti, la situazione si fa drammatica sul fronte del sostegno: oltre 800 i docenti che secondo i sindacati bisogna nominare, nonostante la direzione scolastica regionale abbia concesso altre 375 deroghe (per i casi più gravi). Una vertenza già passata all'attenzione del prefetto; ma ora Cgil Cisl e Uil alzano il tiro e chiedono al ministro Moratti "un piano straordinario di intervento per le scuole della Campania".
Ed al presidente della Regione fa appello invece la Gilda, che ha scritto al presidente Bassolino una lettera che lo invita a promuovere un referendum contro la riforma Moratti. Basterebbe la mobilitazione di 5 consigli regionali per andare alle urne, contro "una riforma approssimativa e dequalificante", contro leggi che "determineranno un progressivo ma continuo abbassamento dei livelli qualitativi sia del lavoro dei docenti sia degli apprendimenti degli alunni".
(bianca de fazio)


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