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Repubblica-Napoli-Due cortei contro la riforma Moratti

Manifestazioni stamane in città organizzate dall'Uds e dai Collettivi autonomi. Disagi negli istituti, lezioni col contagocce. LE OCCUPAZIONI IL PIANO IL MOVIMENTO Due cor...

24/10/2005
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la Repubblica

Manifestazioni stamane in città organizzate dall'Uds e dai Collettivi autonomi. Disagi negli istituti, lezioni col contagocce.
LE OCCUPAZIONI
IL PIANO
IL MOVIMENTO
Due cortei contro la riforma Moratti
Gli studenti: no alla politica scolastica e ai tagli della Finanziaria
Umberto
Mercalli
BIANCA DE FAZIO


Un corteo studentesco. Probabilmente due. Dalle scuole alla piazza, per portare in strada il dissenso contro la riforma Moratti che nella scorsa settimana ha visto mobilitarsi quasi tutte le scuole della città e della regione. Stamattina si sfila nelle strade del centro cittadino per dire no alla politica scolastica del governo, ai tagli imposti dalla Finanziaria, ed in particolare alla riforma che dovrebbe, sin dal prossimo anno, cambiare il profilo delle superiori. Solo all'ultimo momento gli studenti decideranno se il corteo sarà uno solo o se si sfilerà divisi: l'Unione degli studenti da una parte (l'appuntamento è in piazza Garibaldi alle 9.30), il coordinamento dei collettivi autonomi dall'altra (ci si vede in piazza del Gesù alle 9). Gli obiettivi sono gli stessi. Ma non è detto, sino all'ultimo, che ci si metta d'accordo sulla manifestazione. Un'ipotesi, quella del corteo unitario, alla quale si lavora da giovedì scorso, quando la proposta venne avanzata durante un'assemblea allo Ska. Da allora, il tira e molla è stato continuo. C'è chi vorrebbe concludere la manifestazione in Regione (anche per chiedere un piano finanziario alla legge regionale sul diritto allo studio), chi punta alla Provincia, chi semplicemente alle grandi piazze del centro storico. Probabile che alla fine il corteo unitario non si faccia, e che gli studenti procedano a ranghi sparsi, salvo incontrarsi in piazza del Plebiscito per una grande assemblea pubblica. Di certo nelle scuole si farà lezione col contagocce. Già la scorsa settimana se ne sono contati 60 di istituti in agitazione. E se a Napoli non c'era quasi scuola che non fosse in occupazione, o in assemblea permanente, o ancora in autogestione, anche a Pozzuoli sono scesi in piazza in mille, altrettanti a Scafati.
Oggi si replica a Napoli. Domani, di nuovo, a Roma. Una iniziativa nazionale alla quale parteciperanno centinaia di ragazzi napoletani. E centinaia di universitari. Studenti e docenti. Tutti a gridare un modello di scuola e di università diverso da quello morattiano. Il mondo della formazione non intende restare in silenzio dinanzi a novità che lo sconvolgono senza migliorarlo.
Due giorni di manifestazioni, poi di nuovo a scuola. Tenteranno di nuovo l'occupazione (dopo esser stati bloccati due volte dalla polizia) i ragazzi del Mercalli; torneranno invece in classe, in attesa delle elezioni delle rappresentanze studentesche fissate per venerdì, gli studenti del Genovesi, che l'altro giorno hanno affollato il Modernissimo per la proiezione, da loro organizzata, di "Comandante" di Oliver Stone; mentre più soft è la protesta all'Umberto, dove il preside ha garantito ai ragazzi dieci giorni di lezioni alternative.


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