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Repubblica-Napoli-A scuola la guerra dei disabili

A SCUOLA LA GUERRA DEI DISABILI Studenti disabili portati in braccio perché l'ascensore...

24/09/2005
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la Repubblica

A SCUOLA LA GUERRA DEI DISABILI


Studenti disabili portati in braccio perché l'ascensore non ha il collaudo. O affiancati dal professore di sostegno, ma "a discapito di altri". Cronache dalle scuole dove gli alunni più deboli possono solo arrancare. Come alla media "Angioletti" di Torre del Greco. "Sua figlia avrà gli insegnanti di sostegno di cui ha bisogno, ma a discapito di altri alunni disabili gravi quanto lei". È la frase con cui il preside dell'istituto ha "accontentato" una madre che rivendicava, per la sua bambina, il diritto all'integrazione nella scuola.
Una frase che ha gelato il sangue nelle vene di Eleonora, la madre della ragazzina handicappata. "Io non voglio - afferma la signora - che i bisogni di mia figlia finiscano col calpestare i diritti degli altri. So cosa vuol dire avere un bambino handicappato, so che bisogna battersi per tutti loro".
Facciamo un passo indietro. Flavia ha 16 anni. Sta in III media perché i medici hanno preferito che restasse ancora un po' in classi con ragazzini più piccoli di lei. Flavia è autistica. Gli specialisti hanno certificato la sua gravità. E fino all'anno scorso le era concesso di avere l'insegnante di sostegno per 18 ore a settimana. Quest'anno la presenza del docente specialista è stata dimezzata: 9 ore a settimana. Come dire che solo per un'ora e 30 minuti al giorno Flavia viene aiutata. Ma Eleonora non s'è arresa. Ha fatto la spola tra casa sua e la scuola, ogni volta chiedendo ragione del taglio al sostegno. Fino a quando, l'altro ieri, il preside l'ha finalmente accontentata: "La scuola venendo incontro alla sua richiesta di assicurare all'alunna una permanenza a scuola per l'intera durata della giornata di lezione, riesce a garantire la copertura di 30 ore di interventi specializzati ovviamente sottraendoli a altri alunni". Una dichiarazione messa nero su bianco, in un documento firmato dal preside, Gennaro Di Cristo. Un documento che sembra un autogol o una denuncia al Provveditorato per la decisione di non concedere altri insegnanti di sostegno. "Questa scuola - scrive Di Cristo - ha ripetutamente sollecitato il Csa di Napoli (l'ex Provveditorato) a rivedere l'organico alla luce della gravità non solo di Flavia, ma anche degli altri alunni gravi iscritti e frequentanti. La scuola è, quindi, in attesa di altre eventuali risorse (ovvero altri prof)". Flavia se la cava, ma gli altri bambini handicappati restano al palo. Flavia viene adeguatamente seguita, gli altri avranno il sostegno col contagocce, quando e se lo avranno.
Intanto alla "Dante Alighieri", la scuola elementare di piazza Fuga, Francesco, un tredicenne paraplegico, è ogni giorno portato su in braccio dai genitori. L'ascensore c'è, nuovo di zecca, fermo tra un piano e l'altro. Non lo si può mettere in funzione: manca il collaudo. Qui, dove gli alunni disabili sono 16, anche tra il personale della segreteria c'è una donna che per andare al lavoro, ogni mattina, deve essere aiutata dai colleghi o dai bidelli. La direzione della scuola, nel 2001, chiese e ottenne che venisse realizzato un ascensore. Ormai pronto da anni. Immobile. Vani i reclami agli uffici competenti, e restano senza risposta le lettere alla circoscrizione, all'assessorato alla Dignità, al Provveditorato.
bianca de fazio


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