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Repubblica-Moratti: "Niente tagli i patti erano altri"

Il ministro contesta l'ipotesi del governo di ridurre il personale Moratti: "Niente tagli i patti erano altri" "In Europa sono necessari 700 mila scienziati nei prossimi cinque anni" ...

15/11/2004
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la Repubblica

Il ministro contesta l'ipotesi del governo di ridurre il personale
Moratti: "Niente tagli i patti erano altri"

"In Europa sono necessari 700 mila scienziati nei prossimi cinque anni"

ROMA - "Un taglio del due per cento al personale della scuola? Non se ne parla nemmeno, le decisioni prese erano altre". È questa la prima risposta del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, all'ipotesi, spuntata nell'emendamento fiscale del governo alla Finanziaria, di sopprimere altri posti di lavoro nella scuola (si stima che la scure potrebbe colpire oltre 14mila insegnanti) per compensare il taglio dell'Irap a favore delle imprese.
La Moratti, che si trova a Tokio per una visita di lavoro, assicura di essere all'oscuro del provvedimento: "Non so neppure chi possa aver messo in giro questa voce". Anche perché l'iniziativa contrasterebbe palesemente, fa notare il ministro, con altri accordi già raggiunti all'interno del governo. "Io devo avere a disposizione risorse umane per completare la riforma", sottolinea la Moratti con forza. Sul taglio del personale scolastico è dunque polemica nel governo. Non appena rientrerà da Tokio, la Moratti chiederà conto e ragione dell'iniziativa al ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco.
L'opposizione è incredula. Alba Sasso, deputata Ds, esprime totale sconcerto. "È incredibile - dice - che il ministro Moratti continui a sostenere di essere all'oscuro della scelta di riduzione degli organici. Delle due l'una: o è vero che non ne sa niente e allora è grave che un ministro ignori sia le ricadute della Finanziaria sulla scuola sia le decisioni assunte da colleghi del suo governo. Oppure lo sa e si barrica dietro un linguaggio tecnico per evitare di rispondere delle gravissime conseguenze che questa scelta avrebbe sul funzionamento della scuola".
Nel frattempo, nel suo intervento a un convegno a Tokio su "Scienza a capitale umano", il ministro Moratti ha sottolineato "la crescente carenza di ingegneri e scienziati nei paesi sviluppati". E ha stimato che per raggiungere gli obiettivi di Lisbona in tema di innovazione scientifica e tecnologica "i Paesi della Ue avranno bisogno entro il 2010 di 700mila nuovi scienziati e quasi tutti dovranno essere reperiti da Asia, Africa e America Latina".
(r.d.g.)


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