Repubblica-Moratti: la sperimentazione si fa
Moratti: la sperimentazione si fa Università, niente fondi ai 583 nuovi corsi di bassa qualità Il ministro dell'Istruzione al Meeting ciellino di Rimini ribadisce: "Non mi fermeranno" Sì al...
Moratti: la sperimentazione si fa
Università, niente fondi ai 583 nuovi corsi di bassa qualità
Il ministro dell'Istruzione al Meeting ciellino di Rimini ribadisce: "Non mi fermeranno"
Sì al dialogo con tutti, ma la riforma andrà avanti. Il rimpasto di governo? "Io penso a lavorare"
La parità scolastica ritarda "Non sono io fare l'agenda dei lavori del governo, ma ne discuteremo presto"
"I ricorsi ai Tar dei precari sono pochissimi e non potranno pregiudicare l'inizio dell'anno scolastico"
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO MAROZZI
RIMINI - Rassicurata e rassicurante. Letizia Moratti si presenta con la benedizione di Berlusconi dalla Sardegna - "Vai avanti" - e risponde punto su punto ai fronti variegati con cui deve fare i conti. "Io penso a lavorare", dice al Meeting ciellino di Rimini ai colleghi dell'Udc che continuano a parlare di rimpasto e a chi teme o spera se ne vada. La signora di ferro è chiara: "Rispetto la posizione di ogni interlocutore. Ed è assolutamente normale che esista una dialettica interna alla maggioranza. Abbiamo sempre trovato il modo di lavorare bene. E sono sicura che continueremo in futuro".
Eccola allora tratteggiare il "futuro". La sperimentazione nella scuola secondaria, materna, elementare partirà comunque: nel "dialogo" con tutti e forte del fatto che le richieste sono "numerose da tutta Italia", più del previsto. I ricorsi al Tar dei Cobas precari non metteranno in discussione l'inizio dell'anno scolastico. Il punto della situazione, "provincia per provincia, sarà fatto il 31 agosto quando ci sarà un quadro completo".
Anche sull'università si procede. "La riforma del 3+2 va avanti, ma ha necessità di correttivi". E a dimostrazione che non si scherza, il ministro annuncia un giro di vite per i 583 nuovi corsi di laurea che, su oltre 2.800, non hanno ricevuto il bollino rosso dal Comitato di valutazione nazionale presieduto da Giuseppe De Rita. "Non avranno dal ministero i finanziamenti. Ovviamente le università che adegueranno le proprie strutture per gli studenti potranno accedere in futuro ai fondi". Per gli atenei che hanno aumentato le tasse di frequenza al di sopra del 20% del budget complessivo è poi in arrivo una norma per restituire le somme sotto forma di borse di studio per gli studenti bisognosi, mentre il ministro annuncia per il prossimo triennio anche l'arrivo di "10 mila nuovi posti alloggi in più".
"Qualità" è lo slogan. Anche per decidere sul finanziamento dei progetti di ricerca. "Senza dispersione a pioggia, focalizzando gli interventi su aree precise che abbiano ricadute positive per la vita dei cittadini".
E se Giancarlo Cesana, leader di Cl, in mattinata aveva accusato il governo di taccagneria scolastica esprimendo solidarietà al ministro, Letizia Moratti gira il discorso facendone uno spot suo, del governo e del suo futuro nel governo. "La migliore risposta all'allarme dato giustamente da Cesana - scandisce - è l'impegno che per l'intera legislatura ha preso la maggioranza parlamentare". Ricorda che nei progetti della Casa delle Libertà si prevede per la ricerca un piano triennale di 14 miliardi di euro, mentre per la scuola si parla di fondi tra i 15 e i 19 mila miliardi di vecchie lire. "Ora il governo focalizzerà l'intervento per il miglioramento della qualità e dei servizi agli studenti e per le famiglie". Idem sulla parità scolastica: "Nel programma di governo ci sono tanti punti, certamente non sono solo io a fare l'agenda delle cose da fare. Comunque la libertà di scelta delle famiglie fa parte del programma. Ne discuteremo insieme a tutti gli alleati dalla prossima settimana".
Buttiglione (oggi al Meeting) ' C sono serviti. Come sulla sperimentazione. "Ascolteremo le parti sociali, il mondo della scuola e la famiglia - annuncia Letizia Moratti - Il cambiamento provoca sempre dubbi e incertezze. Si deve lavorare insieme, ma è da vent'anni che nella scuola italiana si procede con la sperimentazione per fare le riforme". Rassicurazioni anche sui supplenti che hanno chiamato i Tar a pronunciarsi su graduatorie che li avrebbero discriminati rispetto agli insegnanti delle scuole di specializzazione. "I ricorsi ai Tar sono pochissimi, verranno presi in esame uno per uno, ma certo non pregiudicheranno l'inizio dell'anno scolastico".