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Repubblica-Miulano-Scuola, ora occupano insegnanti e genitori

Scuola, ora occupano insegnanti e genitori Giovedì contro la riforma Moratti Con sacco ...

11/04/2005
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la Repubblica

Scuola, ora occupano insegnanti e genitori
Giovedì contro la riforma Moratti


Con sacco a pelo e cuscino, i professori delle superiori sono disposti a dormire a scuola per fermare la "sciagurata" riforma firmata Letizia Moratti che sta per arrivare alle superiori. Giovedì prossimo il comitato Rete Scuole ha organizzato una giornata di mobilitazione a cui hanno già aderito 40 istituti per protestare contro la divisione fra istruzione e formazione, l'abolizione dell'obbligo scolastico e l'istituzione degli otto licei. In tre scuole i docenti resteranno anche a dormire. In tutte le altre incontri e dibattiti sulla riforma aperti alle famiglie delle elementari e delle medie. Per venerdì 15 invece la Cgil-scuola ha indetto un'assemblea permanete in Provveditorato degli insegnanti delle elementari contro i tagli all'organico.
Alla giornata di mobilitazione hanno già aderito 40 istituti superiori in città e in provincia
Concerti, letture, e teatro insieme a lezioni e dibattiti. E venerdì l'assemblea in provveditorato
TERESA MONESTIROLI


Per una notte, a srotolare i loro sacchi a pelo sulle fredde piastrelle delle aule scolastiche saranno pacati professori di mezza età. Docenti di lettere e francese, tecnici di laboratorio e insegnanti di educazione fisica, e non scalmanati studenti liceali con la voglia di fare casino, oltre che politica. Al loro fianco anche qualche genitore, preoccupato del futuro dei propri figli.
Contro il progetto di riforma del ministro Moratti per le scuole superiori - ancora in via di definizione - il comitato Rete Scuole lancia una giornata di protesta per giovedì prossimo. Un appello a tutti gli istituti di Milano e provincia a cui hanno già aderito quaranta scuole, organizzando un fitto programma di manifestazioni. Dalle merende pomeridiane ad assemblee informative con i genitori, spettacoli teatrali, lezioni di ballo, incontri con i rappresentanti delle istituzioni, gare sportive, proiezioni video. Fino all'intera nottata di "preoccupazione", come la chiamano loro.
Dopo le mobilitazioni dell'anno scorso, quando i genitori e gli insegnanti della Rete occuparono simbolicamente per un pomeriggio le scuole elementari della città e, il giorno dopo, portarono quarantamila persone in piazza, ora la protesta si estende alle superiori. I problemi aperti, si legge sui volantini che da giorni girano per gli istituti e arrivano nelle case, sono la separazione fra il canale dell'istruzione e della formazione (che dovrebbe essere affidata alle Regioni), il futuro degli istituti tecnici e professionali, l'abolizione dell'obbligo scolastico e l'introduzione del diritto-dovere all'istruzione.
Il tam tam fra le scuole è partito da giorni. I consigli di istituto di moltissime scuole hanno votato mozioni che criticano pesantemente la bozza di riforma e approvano l'adesione alla giornata di protesta del 14. Ognuno a modo suo, con le proprie risorse. Per il momento sono tre le scuole dove i docenti e i genitori hanno intenzione di fermarsi anche la notte: l'istituto tecnico Marie Curie, dove gli insegnanti stanno pensando di organizzare lezioni fino all'alba, l'Itsos Albe Steiner, dove studenti e professori insieme monteranno i video girati durante la giornata, e il professionale Falck di Sesto San Giovanni. All'alberghiero Vespucci, invece, i ragazzi cucineranno una gustosa merenda aperta al quartiere. Per chi non prosegue con una cena a scuola, alle 20 ci sarà anche un concerto di band studentesche in Piazza Leonardo da Vinci. Ma ci sono anche spettacoli teatrali, letture e danze sudamericane, qua e là. In tutte le scuole ci saranno dibattiti sulla riforma della scuola a cui sono stati invitati - tramite volantinaggio - i genitori delle scuole elementari e medie della zona. Anche l'assessore all'Istruzione della Provincia, Sandro Barzaghi, il consigliere regionale dei Verdi Carlo Monguzzi, il consigliere comunale Marilena Adamo e il segretario della Cgil-scuola Milano Alfia Nicotra parteciperanno ad alcuni di questi incontri.
Ma la protesta non si esaurisce qui. Venerdì 15 la Cgil-scuola ha indetto un'assemblea permanete in Provveditorato - con occupazione simbolica dell'atrio di via Ripamonti - contro i pesanti tagli all'organico nelle elementari che metteranno a rischio il tempo pieno. E martedì 19 la scuole saranno ancora in agitazione con la giornata di protesta organizzata dal Coordinamento dei collettivi studenteschi in preparazione del May-Day.


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