Repubblica/Milano: Via Ventura, il tè dell´integrazione
"Vogliamo parlare di educazione dei figli, delle scuola, della religione, della famiglia"
Una serie di incontri tra le mamme arabe e quelle italiane
Il primo tra quindici giorni
ZITA DAZZI
Vogliono incontrare le altre donne per parlare di figli, di scuola, dei rapporti di coppia, dei mariti, del lavoro, magari anche dei dubbi di coscienza, dei problemi della vita di tutti i giorni, politica e religione comprese. Insomma, gli argomenti di cui normalmente parlano le mamme fuori dalle scuole, alla mattina al bar dopo aver accompagnato i figli in classe. La differenza fondamentale rispetto alla norma è che l´invito parte dalle signore velate della scuola araba via Ventura, le donne islamiche le cui foto hanno fatto il giro d´Italia nei giorni dell´inaugurazione della scuola intitolata al nobel Nagib Mahfuz. Le mamme di via Ventura hanno chiesto alla direttrice dell´istituto, Lidia Acerboni, un locale per invitare altre madri, per un ciclo di incontri intitolato «L´Ora del te».
La preside ha ascoltato curiosa il progetto e l´ha condiviso, concedendo lo spazio: «Abbiamo molte iniziative - spiega la Acerboni - per favorire l´integrazione delle mamme di via Ventura: un corso di italiano due volte alla settimana durante l´orario scolastico; un corso di sartoria organizzato dall´associazione Risvegli e finanziato dal Fondo sociale. E questo ciclo di dialoghi fra mamme di diversa provenienza, mi sembra una buona idea».
Fra le promotrici dell´iniziativa una delle veterane della scuola araba, Sahar Abdelhalim, 38 anni, quattro figli di cui tre iscritti in via Ventura, egiziana, residente a Milano col marito, muratore, da oltre 20 anni. «Da quando si è parlato di scuola araba, noi mamme ci siamo sentite nell´occhio del ciclone, additate da tutti come se fossimo pericolose estremiste. Noi invece vogliamo dire alle mamme milanesi che siamo donne come le altre, con gli stessi problemi, gli stessi dilemmi sull´educazione dei figli, sulle pagelle della scuola, con le stesse dinamiche familiari. Vogliamo confrontarci su questi temi, e volendo, anche sulle questioni più alte, come la religione, l´integrazione».
Sono molte le associazioni che hanno raccolto l´invito. Fra le prime a mobilitarsi, Rete scuole, il movimento di genitori e insegnanti che si batte per l´abolizione della riforma Moratti. Monica Bacis, che abita vicino a via Ventura e che ha una figlia della stessa età dei figli della signora Sahar, si è fatta sotto nell´organizzazione e ha già fissato per il 9 febbraio dalle 15 alle 17, la prima data del ciclo di incontri, che avranno cadenza mensile e si concluderanno con una festa multietnica.