Repubblica/Milano: Tutti in classe tra le polemiche
Oggi al via 422mila studenti ma le superiori partiranno in ritardo
Volantini di Cgil e Prc contro il ministro Gelmini che oggi aprirà l´anno a Segrate
LAURA BELLOMI
Partono oggi fra le contestazioni le lezioni per 422mila studenti delle scuole elementari, medie e di alcuni degli istituti superiori. Ad inaugurare l´anno scolastico, il ministro Mariastella Gelmini che questa mattina all´omnicomprensivo Schweitzer di Segrate presenterà anche la divisa per gli studenti, realizzata dalle detenute del carcere di San Vittore. A mettere però sul piede di guerra sindacati e collettivi, il maestro unico come il precariato. E in anticipo sulla prima campanella, l´autunno caldo della scuola è già cominciato.
Rifondazione e Cgil volantineranno davanti agli istituti della provincia, Segrate compresa: «Un attacco senza precedenti alla scuola pubblica, ci batteremo contro i decreti Gelmini, Tremonti e Brunetta - dice il segretario generale Cgil scuola Attilio Paparazzo - i voti in condotta non possono combattere il bullismo, si tratta di un ritorno al passato». Proteste pacifiche, promettono i sindacati. Certo è che settembre sarà scandito dalle mobilitazioni: «Il risparmio non porterà da nessuna parte, le rigidità della Gemini favoriranno le scuole paritarie: in assenza del tempo pieno le famiglie saranno costrette a rivolgersi ai corsi a pagamento delle private». Ma il ministro non ha nessuna intenzione di cambiare linea. «Spendiamo più di altri abbiamo più ore di lezione ma nelle classifiche della qualità siamo in fondo. È urgente la riforma e la riqualificazione della scuola» spiega la Gelmini.
Fra i cambiamenti all´orizzonte, il tempo pieno è quello che allarma di più: «Era il fiore all´occhiello, scelto dal 95per cento delle famiglie della provincia», si rammarica Rita Frigerio della Cisl. Proprio le scuole elementari partiranno con cattedre ancora scoperte: «Rimangono da assegnare centinaia di cattedre soprattutto negli istituti di frontiera, per oggi e domani sono previsti due giorni di ulteriori convocazioni», fa sapere Carlo Giuffrè, responsabile provinciale Uil scuola. Stesso problema per medie e superiori e scuole dell´infanzia, dove mancano ancora decine di docenti con incarichi part time. Preoccupazione anche nelle parole dell´assessore provinciale all´istruzione Giansandro Barzaghi: «Il sistema scolastico è un bene da preservare, curare la scuola significa incentivare la crescita civile, democratica ed economica del paese».
E se le lezioni nei licei e nei professionali inizieranno solo nei prossimi giorni per permettere ai consigli di classe di definire i bocciati e i promossi degli esami di recupero, i collettivi studenteschi hanno già cominciato a riunirsi per il calendario delle agitazioni. Il 18 settembre sarà poi la volta delle Università, tutti riuniti all´Accademia di Brera: già un centinaio di professori hanno sottoscritto la partecipazione all´assemblea.