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Repubblica/Milano: Tagli alle cattedre, proteste a scuola "Costretti a fare classi di 35 alunni

Con le norme inserite nella Finanziaria cancellate quasi cento prime nelle superiori

05/04/2007
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la Repubblica

Colpiti dalla riduzione dei posti assegnati soprattutto gli istituti tecnici e i professionali

TERESA MONESTIROLI

Classi superaffollate, con un numero di studenti che sfiora quota trenta e, in alcuni casi, addirittura lo supera. Succede in molti istituti tecnici e professionali di Milano e provincia dove, seguendo le indicazioni della legge Finanziaria, il provveditorato ha cancellato cento classi, quasi tutte prime. Perché il governo, quest´anno, impone due regole: bisogna impegnarsi a contenere le bocciature e il rapporto classi-studenti deve aumentare dello 0,4 per livellarsi agli standard europei, il che significa avere di media un alunno in più per classe.
La scoperta è di un paio di giorni fa, quando nelle segreterie delle scuole sono arrivati gli "organici di diritto" (il contingente di professori e classi autorizzati per l´anno venturo). Numeri che hanno lasciato di stucco molti presidi. All´istituto tecnico Besta, per esempio, la richiesta era di tre prime per ragionieri e cinque per il liceo delle scienze sociali. Ne sono state approvate rispettivamente due e quattro. La preside Bruna Sinnone fa i conti: «Per i ragionieri ho 54 nuovi iscritti e una previsione di 21 bocciati: 75 alunni. Mi hanno dato solo due classi, il che significa mettere 37-38 studenti per aula. Alle scienze sociali è andata meglio: con 4 classi gli studenti scendono a 32».
Istituto tecnico Marie Curie: due classi prime di liceo scientifico confermate, sei per l´istituto tecnico di cui ne partiranno solo 5 ma con 8 alunni disabili. Risultato: il consiglio di istituto ha scritto una lettera aperta al ministro dell´Istruzione Fioroni. «Scusi ministro - scrivono i professori - lei pensa che si possa parlare di scuola di qualità con 30 alunni nelle classi prime, là dove è più impegnativo l´inserimento degli studenti nel sistema di istruzione superiore? Non pensa che una scuola di qualità sia invece quella che si impegna per seguire i ragazzi con un attenzione quasi personalizzata?». «Perché è inutile che ci dicano di combattere il bullismo e la dispersione scolastica se poi ci mettono 30 studenti in prima - lamenta Giuseppe Ortolano, professore al Marie Curie - . È la prima volta che la proposta della dirigente viene ridotta dal provveditorato». Al Rosa Luxemburg, istituto tecnico e professionale, la circolare appena arrivata cancella l´intera classe di fotografia (unica in una scuola statale in tutta la regione) perché ha 19 alunni invece dei 20 richiesti dalla legge, accorpa due quinte di indirizzi differenti al tecnico commerciale ed elimina una delle due prime dell´elettronico stipando 36 ragazzi «in un´aula progettata per ospitarne 24» precisa il preside Alfredo Bancolini. Il provveditore Antonio Zenga risponde: «Abbiamo rispettato la legge. Ma questi sono solo gli organici di diritto, se le previsioni fatte non saranno corrette le scuole potranno chiedere l´attivazione di nuove classi più avanti, nell´organico di fatto. D´altronde ogni anno abbiamo 3.00 alunni di prima che spariscono dalle liste tra marzo e settembre».


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