Repubblica-Milano-Scuola, rischiano di sparire 1500 classi a tempo pieno

L'allarme lanciato da insegnanti e genitori che venerdì manifesteranno in provveditorato
Scuola, rischiano di sparire 1500 classi a tempo pieno
TERESA MONESTIROLI

Da un lato ci sono le famiglie, che chiedono sempre di più una scuola a tempo pieno. Dall'altro c'è il ministero dell'Istruzione che, anno dopo anno, taglia sugli organici mettendo in pericolo quel modello di istruzione che è il fiore all'occhiello della scuola lombarda. Rischio che si concretizzerà l'anno venturo in almeno una classe su quattro (1.500) di Milano che perderà il doppio insegnante (le cosiddette compresenze) per trasformarsi nel modello-Moratti di 40 ore. A lanciare l'allarme sono i sindacati Cgil Cisl e Uil che ieri hanno diffuso i dati della scuola elementare della Lombardia. "Numeri drammatici" che raccontano "una situazione insostenibile", dicono. Scrivono una lettera alle famiglie per spiegare quello che sta succedendo e proclamano una settimana di mobilitazione in tutte le scuole della Regione dal 18 al 24 aprile con occupazioni simboliche, assemblee e incontri con i parlamentari locali. E infine lanciano un appello ai politici, perché "la politica non può far finta di niente. La Lombardia deve contare di più a livello nazionale", organizzando un'assemblea con i segretari confederali di categoria il 28 aprile. Ad aprire le proteste sarà Milano, venerdì, con un'assemblea permanente degli insegnanti al Csa e l'occupazione dell'atrio.
Al secondo anno di riforma Moratti i tagli all'organico colpiscono oltre alle nuove domande di tempo pieno (116 classi a Milano, 400 in Lombardia) anche le classi dove il tempo pieno è consolidato. "Crescono gli alunni e diminuiscono i posti" spiegano i sindacati. "Di fronte all'aumento di 6.470 iscrizioni, le elementari lombarde avranno 43 posti in meno". A Milano, ad esempio, la Moratti ha confermati l'organico dell'anno scorso (14.839 posti) anche se ci saranno 2.290 alunni in più. Di conseguenza il Csa ha tagliato 280 posti in 206 scuole. Ma il quadro è più allarmante se si guarda l'andamento degli ultimi 4 anni. "In Lombardia - spiega Wolfango Pirelli della Cgil-scuola - i bambini sono aumenti di 23 mila unità dal 2001 a oggi, mentre le cattedre sono cresciute solo di 626 posti, tra l'altro tolti alle medie e superiori". "Chiediamo al ministero, e al direttore Dutto, 500 posti in più per le elementari e 300 per la materna per garantire tutte le richieste" chiarisce Renato Capelli della Cisl-scuola. Per ora il direttore scolastico regionale ha scritto alla Moratti per avere un centinaio di posti in più. "La situazione è preoccupante - ammette Dutto - non ancora drammatica. Stiamo lavorando per trovare una soluzione".
Le scuole sono nel caos. I presidi da giorni cercando di incastrare le ore dei docenti confermati per coprire le classi. Ma per 73 scuole l'operazione sembra impossibile. Qui, stando ai criteri di taglio stabiliti dal Csa, ci saranno due posti in meno. Il che significa non garantire neanche le 40 ore della Moratti. Succede all'elementare di via del Mugello. "Ho 4 insegnanti per coprire tre classi a tempo pieno - spiega il dirigente Gianni Gandola -. Così non posso neanche coprire l'orario di 40 ore che, stando al decreto 59 della Moratti, dovrebbero essere garantito a tutti i genitori". Come farà? "O prendo dei docenti dalle terze, quarte e quinte o convoco le famiglie è gli dico che più di 27 ore non posso offrirgli". Qualcuno forse dovrà accontentarsi di una scuola a tempo ridotto.