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Repubblica-Milano-Scuola, nuovo boom del tempo pieno

Resi noti i dati del provveditorato sulle iscrizioni al prossimo anno: domande in aumento tranne che alle medie Scuola, nuovo boom del tempo pieno 6.000 790 Seimila rich...

12/03/2005
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la Repubblica

Resi noti i dati del provveditorato sulle iscrizioni al prossimo anno: domande in aumento tranne che alle medie
Scuola, nuovo boom del tempo pieno
6.000
790
Seimila richieste in più per le elementari, 2.500 per le prime
Alle superiori in crollo gli istituti tecnici, ancora in crescita i licei
ALESSIA GALLIONE


Continua ad aumentare la richiesta del tempo pieno, a Milano. Con quasi 6mila famiglie in più che, in tutta la Provincia, quest'anno hanno fatto domanda. Una richiesta che arriva soprattutto dai bambini che frequenteranno la prima elementare e che, da settembre, saranno 2.500 in più, 485 in città.
Sono i primi dati che arrivano dalle scuole. Dati che dovranno ancora essere verificati, spiegano dall'ex provveditorato, ma che confermano la voglia e l'esigenza di tempo pieno alle elementari. Lo scorso anno, a frequentarlo erano 12.200 bambini di prima. Diventeranno 14.700. Ancora: le classi passeranno da 1.736 a 1.938, con 140 prime che si aggiungeranno. Una tendenza che fa lanciare un allarme ai sindacati: "A Milano oltre il 90 per cento delle famiglie sceglie il tempo pieno - spiega Alfia Nicotra della Cgil - e le domande sono sempre di più. Ma il ministero non ci dà garanzie se a questo aumento corrisponderanno anche adeguati organici. Senza insegnanti sufficienti, il rischio è di avere solo la copertura delle ore senza attività". Ed è proprio per discutere di organici, che la prossima settimana verrà organizzato un incontro con il direttore scolastico regionale, Mario Giacomo Dutto, per fissare i criteri che serviranno per l'assegnazione dei docenti.
Ma a crescere quest'anno è il numero generale delle iscrizioni. Dalle materne (da 44.751 a 45.771) alle elementari. Qui i ragazzi passano da 150.299 a 148.029: un incremento di quasi 2.300 domande. In controtendenza le medie, dove si registra una flessione di 400 alunni. "I dati devono essere ancora verificati - spiega il provveditore, Antonio Zenga - ma l'aumento delle iscrizioni è un buon segno, dimostra la fiducia delle famiglie nella scuola pubblica".
E poi le superiori, con la fuga dagli istituti tecnici e il successo dei licei. Un balzo in avanti per i classici (316 domande in più con 8.557 iscritti), che diventa un boom negli scientifici, scelti da quasi 1.500 ragazzi in più, 28.500 in totale. E se i professionali si mantengono stabili, il crollo è evidente tra chi sceglie gli istituti tecnici, con quasi 800 allievi in meno. Solo dati. Numeri che, però, nasconderebbero l'incertezza creata dalla riforma Moratti ancora allo studio, ma destinata a rivoluzionare il mondo delle superiori. Ne è convinto l'assessore provinciale all'Istruzione, Giansandro Barzaghi: "Le famiglie sono spaventate. C'è troppa incertezza su questa riforma che svilirà l'istruzione tecnica. Tanti, a cominciare dai presidi e dai docenti, si pongono il problema di che fine faranno. Non si possono creare una scuola di serie A e di serie B". E dopo aver ricevuto i presidi dei tecnici riuniti in un coordinamento e sindaci e assessori di molti comuni dell'hinterland che hanno presentato mozioni e ordini del giorno, ha deciso di organizzare un Consiglio straordinario: "E la giunta e il presidente del consiglio hanno accettato - conferma Barzaghi - inviteremo anche Assolombarda e Confindustria, che hanno espresso parere negativo su alcuni aspetti della riforma".


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