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Repubblica/Milano: Scuola, mancano 500 maestre

Oggi suona la prima campanella, nel pomeriggio duemila docenti convocati in provveditorato

11/09/2006
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la Repubblica

E il ritorno del tempo pieno crea problemi di organico

In alto mare le docenze di sostegno: ne restano da assegnare millecinquecento
TERESA MONESTIROLI

Oggi la scuola riparte e all´appello mancano ancora duemila professori. Le operazioni di nomina per le supplenze annuali non sono terminate - le convocazioni andranno avanti fino a mercoledì - e negli istituti di Milano, dove da oggi torneranno sui banchi 400mila studenti (un milione in Lombardia), ci sono ancora 500 cattedre libere alle elementari e quasi 1500 posti di sostegno da assegnare.
Mentre per quanto riguarda gli insegnanti che seguono i ragazzi disabili ora tocca ai dirigenti scolastici che dovranno, da oggi, chiamare seguendo le graduatorie di istituto - i docenti con specializzazione hanno già firmato un contratto annuale - , per quanto riguarda la scuola primaria si prosegue ancora in provveditorato. Sono quasi duemila i professori convocati da oggi pomeriggio. «Il ritardo non dipende da disguidi particolari - dice Luigi Dansi, dirigente scolastico a Settimo Milanese - , ma dal fatto che alle elementari c´erano molti più posti liberi rispetto agli altri ordini di scuola. Speriamo di terminare tutto entro mercoledì in modo da far partire l´anno scolastico serenamente». Sono invece terminate, o quasi, le operazioni per le supplenze nelle medie e nelle superiori, anche se quest´anno si sono svolte più lentamente del solito. «Si è verificato uno strano fenomeno - spiega Francesca Lavizzari, preside dell´istituto Cavalieri responsabile delle nomine per le medie - . Ci sono stati giorni in cui abbiamo chiamato più di cento insegnanti e siamo riusciti a assegnare solo una decina di cattedre perché si presentavano in provveditorato pochissimi professori».
Ma la corsa contro il tempo per portare nelle classi gli insegnanti richiesti dalle scuole non è l´unico problema di questo inizio d´anno. Il cambio di governo infatti ha portato un po´ di confusione, soprattutto nelle elementari. Il ministro dell´Istruzione Giuseppe Fioroni ha annunciato il ritorno del tempo pieno - modello scolastico scelto dal 96% delle famiglie milanesi - , cancellando così lo «spezzatino di ore» introdotto dalla Moratti. «Ma le scuole sono ancora sotto organico dopo gli ultimi tre anni di tagli - commenta il dirigente Gianni Gandola - . In molti istituti non ci sono gli insegnanti sufficienti per svolgere il tempo pieno come una volta». E se in molti plaudono l´abolizione del tutor e del portfolio, i professori attendono dal ministero ancora qualche aggiustamento, oltre a un contingente maggiore di professori. A partire dal problema dei bambini stranieri, in continuo aumento in città. «Mi auguro che il Comune - dice Marilena Adamo, capogruppo dell´Ulivo in consiglio comunale - , sostenga le scuole con mediatori culturali, in attesa della prossima finanziaria».


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