Repubblica-Milano-Riapre la scuola dei tagli
'avvio ufficiale delle lezioni incombe lo sciopero dei professori indetto dai sindacati confederali Riapre la scuola dei tagli Tra domani e martedì ripresa per 400 mila studenti ...
'avvio ufficiale delle lezioni incombe lo sciopero dei professori indetto dai sindacati confederali
Riapre la scuola dei tagli
Tra domani e martedì ripresa per 400 mila studenti
Rispetto allo scorso anno il numero dei docenti è sceso di 1200 dopo l'approvazione della Finanziaria presentata dal governo
Cancellati oltre 800 progetti negli istituti della Regione: ne fanno le spese integrazione degli stranieri e innovazione
TERESA MONESTIROLI
Partenza a singhiozzo per la scuola milanese. Il calendario segna l'avvio ufficiale delle lezioni per dopodomani, martedì, ma con lo sciopero dei professori, non si sa a che ora inizieranno le lezioni. In compenso, già domani alcuni istituti hanno deciso di anticipare il rientro in classe degli studenti.
Sarà un inizio caldo dunque. Un anticipo di un autunno bollente sul fronte della scuola. Falliti tutti i tentativi di mediazione, i sindacati confederali hanno confermato lo sciopero generale previsto per la prima ora di martedì 10. Una mobilitazione simbolica che di certo non bloccherà le scuole, ma farà scompiglio sull'inizio effettivo delle lezioni. Lo sciopero, infatti, è previsto per la prima ora di servizio dei docenti, che traducendo significa che non sarà assicurata la copertura degli insegnanti nella prima ora di ogni classe. A farne le spese saranno soprattutto i "primini". Se infatti i compagni più grandi, ricchi dell'esperienza degli anni precedenti, non avranno difficoltà a trascorrere un'ora buca, per gli studenti che arriveranno per la prima volta nella nuova scuola, il disagio potrebbe essere maggiore.
Tra domani e dopo saranno più di un milione gli studenti della Lombardia (398.414 nel territorio di Milano) che torneranno sui banchi. Di questi i più numerosi sono i bambini delle elementari (367.803) seguiti da quelli delle superiori (322.011), delle medie (226.575) e delle materne (102.032). Una popolazione scolastica aumentata di 11.700 studenti rispetto all'anno scorso. In salita anche il numero degli stranieri che frequentano le scuole lombarde, passati dai 37 mila del 2000-2001 a oltre 44 mila l'anno scorso.
Punto dolente sono i professori, scesi invece di 1.200 unità rispetto all'anno scolastico 2002-2003, a causa dei tagli della Finanziaria del governo Berlusconi. Passando da 100.404 a 99.247 in tutta la Regione. Una riduzione di risorse a fronte di un aumento delle iscrizioni che suona quantomeno strana, soprattutto se si leggono le tabelle con cui l'organico è stato distribuito. "Il governo ha applicato indicatori economici che non hanno niente a che vedere con la scuola" urlano da mesi i sindacati. "Le regioni più produttive sono quelle che hanno subito il ridimensionamento più alto". E la Lombardia è tra le prime. "Devono aver pensato che la popolazione "ricca" può iscrivere i figli alla scuola privata".
Ai tagli sul cosiddetto "organico di diritto" (contingente di professori assegnato alle scuole a fronte delle preiscrizioni), si aggiungono gli oltre 800 progetti cancellati nelle scuole della Regione. Progetti sulla dispersione scolastica, l'integrazione degli stranieri (la Lombardia è la seconda regione in Italia per tasso di studenti stranieri, 3,8%) e l'innovazione didattica. Solo 225 sono i progetti approvati per il prossimo anno.
E per protestare contro un provvedimento che rischia di cancellare "quello che c'è di buono nella scuola italiana", i docenti scenderanno in piazza martedì con un volantinaggio informativo davanti agli istituti. Al loro fianco sono attesi anche molti genitori. Rimane ancora l'incognita della sperimentazione della riforma della scuola elementare. Sembra che i nomi delle quattro prescelte a Milano non si sapranno neanche la prossima settimana.