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Repubblica-Milano-Pirellone, più fondi alla scuola pubblica

Pirellone, più fondi alla scuola pubblica La Regione cerca di disinnescare la mina scioperi. La Cisl: "Apprezzabile" TERESA MONESTIROLI ...

07/09/2002
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la Repubblica

Pirellone, più fondi alla scuola pubblica
La Regione cerca di disinnescare la mina scioperi. La Cisl: "Apprezzabile"
TERESA MONESTIROLI


Per la prima volta la Regione si schiera apertamente in difesa della scuola pubblica. Dopo i tanto contestati provvedimenti del presidente Roberto Formigoni sul buono scuola, il Pirellone si impegna a "potenziare le risorse economiche stanziate per la scuola pubblica" e aprire un tavolo di confronto con sindacati e direzione scolastica per migliorare il sistema di istruzione della Lombardia. Un tentativo di raffreddamento nello scontro che sta investendo il mondo della scuola, per ora accolto solo dallo Snals che ieri ha firmato il documento d'intesa e revocato lo sciopero.
Confermano, invece, la mobilitazione per la prima ora di martedì prossimo Cgil, Cisl e Uil. Uno sciopero simbolico che potrebbe aprire una stagione calda sul fronte della scuola se del Ministero non arriveranno "risposte concrete" per salvare la situazione della Lombardia. "Un'inversione di tendenza apprezzabile - commenta il segretario della Cisl-scuola Renato Capelli - da parte di un'amministrazione che si è sempre e solo occupata della scuola privata. Ma l'impegno politico di un tavolo di trattative arriva tardi ed è comunque insufficiente per revocare lo sciopero". Dalla direzione infatti non sono arrivati posti sufficienti a salvare gli oltre 1.500 progetti cancellati per il prossimo anno scolastico in tutte le scuole della Lombardia (richiesti 1.729, approvati 225). "Un taglio inaccettabile" dicono in coro i confederali "che mette a serio rischio la qualità della scuola". E così l'avvio dell'anno scolastico sarà certamente caotico e difficile. Ogni scuola, infatti, si fermerà nella prima ora di servizio, diversa da istituto a istituto.
Dunque fine delle trattative. Dopo quattro incontri davanti a numeri e tabelle, i dati dovrebbero essere definitivi. In Lombardia ci saranno 50 maestre in più per la scuola materna - 25 nuove sezioni - , 20 insegnanti per la lingua straniera alle elementari - ma solo per la prosecuzione nelle classi terze - e 50 per l'integrazione degli stranieri che arriveranno in corso d'anno. "Non è più possibile barattare la pace sindacale con la concessione di ulteriori posti - spiega il direttore scolastico Mario Dutto -. Il compito oggi e quello di gestire, con equità ed efficienza, il budget di risorse assegnate a ogni singola Regione, con l'impegno di assicurare a ogni studente il miglior contesto di apprendimento".
I giovani dell'Unione degli studenti appoggiano i sindacati e anticipano un autunno caldo: "È vergognoso il taglio dei progetti che va a discriminare i più disagiati. Ancora una volta chiediamo al ministro Moratti di ascoltare la voce degli studenti e di bloccare i provvedimenti in atto. Altrimenti saremo obbligati ad avviare una dura campagna di mobilitazione dentro e fuori le scuole".


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