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Repubblica-Milano-Parini, autogestione contestata I professori minacciano: niente gite

Gli studenti divisi sulla scelta del collettivo: abbiamo già perso troppo tempo per l'allagamento Parini, autogestione contestata I professori minacciano: niente gite Oggi in...

01/02/2005
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la Repubblica

Gli studenti divisi sulla scelta del collettivo: abbiamo già perso troppo tempo per l'allagamento
Parini, autogestione contestata I professori minacciano: niente gite
Oggi in programma un'assemblea per decidere se proseguire nell'iniziativa oppure riprendere subito le lezioni
TERESA MONESTIROLI


Dopo il disastro dell'allagamento, che bloccò la scuola per 15 giorni e costrinse a doppi turni per due mesi, il liceo Parini ieri si è fermato di nuovo. Questa volta però per autogestione. Persa la prima tranche di occupazioni, quella dello scorso dicembre, il collettivo "Rebelde" ha deciso di aggregarsi alla seconda, partita ieri in molte scuole della provincia e che si concluderà sabato con una doppia manifestazione.
L'iniziativa del collettivo, però, non è piaciuta granché in via Goito. E a lamentarsi non sono solo i docenti che malvolentieri sopportano il rito annuale delle autogestioni, ma gli stessi studenti che hanno chiesto al preside l'autorizzazione per un'assemblea che si svolgerà questa mattina per decidere sul da farsi: tornare in classe o proseguire con i cineforum, i dibattiti e le assemblee. Questa volta però con votazioni democratiche.
"L'autogestione ci è stata imposta da un gruppo di ragazzi del collettivo, non è stata votata" spiega Luca, studente di seconda liceo. "Concordiamo pienamente con le ragioni della protesta (nuova riforma delle scuole superiori, precariato, guerra, ndr.), ma non con le modalità. Poi, dopo tutto quello che è successo questo autunno, ci sembra un po' fuori luogo bloccare ancora le lezioni". E mettere a rischio l'edificio che solo ieri è stato consegnato definitivamente dai tecnici della Provincia, dopo mesi di lavori e 400 mila euro di spesa.
La mattinata ieri è iniziata con un'assemblea in aula magna, dove diverse fazioni di studenti si sono scontrate sull'autogestione. Ma la protesta non è stata messa ai voti. "Il collettivo aveva già deciso che le lezioni sarebbero state sospese e non ci hanno dato la possibilità di esprimere la nostra opinione". Soddisfatti della riuscita, invece, i ragazzi del Rebelde: "La partecipazione è stata buona e l'assemblea sulla precarietà era affollata. Non abbiamo fatto le votazioni, è vero, ma solo perché non ce n'era bisogno" commenta Mico.
Furibondi anche molti professori, che oggi si riuniranno in un collegio straordinario per prendere una posizione comune rispetto all'autogestione. A rischio ci sono tutte le gite di primavera che non sono ancora state approvate dal consiglio di istituto e che potrebbero essere cancellate dai singoli consigli di classe. Il clima non è sereno. Ieri si sono riaccese le polemiche sull'allagamento e sui disagi che tutti, sia i ragazzi sia gli insegnanti, hanno dovuto sopportare per mesi. "Dove sono tutti quelli che chiedevano la forca per i ragazzi colpevoli dell'allagamento con il pretesto delle ore di lezione perse? Queste non sono altre ore perse?" si domandano in molti.


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