Repubblica-Milano-"Non puntiamo sulla selezione Lavoriamo invece sul recupero"

L'assessore provinciale all'istruzione: bisogna aprire un confronto
"Non puntiamo sulla selezione Lavoriamo invece sul recupero"
l'intervista
"Molti sindaci preoccupati per i loro ragazzi"

Giansandro Barzaghi, assessore provinciale all'Istruzione, che succede negli istituti tecnici e professionali?
"Questa riforma sta creando troppe incertezze, dopo le voci contraddittorie e dopo aver visto il progetto della Moratti, le famiglie si rivolgono ai licei, ritenuti più rassicuranti, che quest'anno contano 1.119 ragazzi in più, fuggendo dai professionali che hanno visto un calo di 396 studenti e dai tecnici (-807). Non si può creare una scuola che non dia uguale opportunità a tutti, che distingue tra chi continuerà l'università e chi andrà a lavorare, tra ceti sociali".
Un esodo che coinvolgerà anche i docenti?
"Certo. Stiamo ricevendo e incontrando molte realtà, in questi giorni, dalle famiglie ai presidi. I più preoccupati sono i professori, però: se ne vogliono andare, hanno paura che passando in una scuola di serie B, anche il loro lavoro venga sminuito, dequalificato. Hanno paura dei tagli".
Cosa può fare la Provincia?
"Cercare di aprire un dibattito sulla riforma, già avviato sul nostro sito www.provincia.milano.it. Il ministro deve consultare le scuole, la loro esperienza, perché non si può far calare una rivoluzione così, dall'alto, squassando il mondo dell'istruzione. E poi raccoglieremo le voci di tutti. Anche di molti sindaci, da Cinisello a Sesto a Senago, che hanno fatto ordini del giorno e presentato mozioni, tanto che proporrò alla giunta di convocare un consiglio provinciale straordinario per affrontare il problema. Infine dobbiamo evitare la dispersione: abbiamo aperto 11 sportelli per fare orientamento e indirizzare nuovamente anche chi ha auto problemi, con un'équipe per le famiglie. Dobbiamo lavorare sul recupero, non sulla selezione".
(a.g.)