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Repubblica-Milano-No da Lega e Rifondazione "Apartheid, una scelta razzista"

Domani la questione sarà discussa in consiglio comunale No da Lega e Rifondazione "Apartheid, una scelta razzista" TERESA MONESTIROLI ...

11/07/2004
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la Repubblica

Domani la questione sarà discussa in consiglio comunale
No da Lega e Rifondazione "Apartheid, una scelta razzista"
TERESA MONESTIROLI


"Una scelta pericolosa e razzista" la definisce Matteo Salvini, capogruppo della Lega in consiglio comunale. "Una sperimentazione di apartheid scolastico" dice Ezio Locatelli, segretario regionale di Rifondazione. Il caso della classe "islamica", che da settembre partirà al liceo Agnesi con 20 ragazzi che finora hanno frequentato la scuola di via Quaranta, scatena un durissimo scontro politico. Alla carica quelli della Lega che - annunciata anche una manifestazione di protesta - domani porteranno la questione in consiglio comunale. Intanto hanno già scritto una lettera al sindaco Albertini e al ministro dell'Istruzione Moratti chiedendo esplicitamente la testa del direttore scolastico regionale Mario Dutto e del preside dell'istituto Agnesi Giovanni Gaglio, complici di aver appoggiato un progetto che definiscono "inaccettabile". Anche Rifondazione, però, accende la miccia: "Il compito fondamentale della scuola - commenta Locatelli - è promuovere la convivenza tra le tradizioni, i popoli e le fedi religiose, non di fomentare le divisioni, attraverso ghettizzazioni mascherate". Favorevole invece Marilena Adamo, dei Ds, che confessa: "Inizialmente ho avuto delle perplessità anch'io, poi ho capito che questo progetto non è un modello, che è e deve rimanere quello dell'integrazione, ma il tentativo di portare gradatamente nelle scuole anche i figli delle comunità integraliste".
Il direttore scolastico non risponde alle polemiche ma ribadisce: "Non stiamo introducendo l'islamismo nelle scuole. Anche noi abbiamo qualche incertezza e sappiamo bene che questa non è l'integrazione. Sarà solo un momento di passaggio, un'importante sfida per la scuola milanese, per permettere anche a questi ragazzi di proseguire la loro istruzione. Seguo con interesse questo dibattito e se arriveranno altre proposte ben vengano. Altrimenti, chi si prende la responsabilità di ignorare quello che succede in via Quaranta?". La decisione di accettare 20 studenti di fede islamica, provenienti da famiglie integraliste che finora hanno rifiutato l'istruzione italiana, ha messo in crisi anche il consiglio di istituto dell'Agnesi. "Abbiamo discusso per 4 ore - spiega Annamaria Petrella Velati, presidente del consiglio di istituto - e, dopo aver chiesto al preside le garanzie del caso, abbiamo deciso di accettare la sfida. È comprensibile che desti preoccupazioni, ma bisogna vincere la paura dell'ignoto".


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