Repubblica/Milano: La protesta anti-Gelmini "Tagliati 1400 insegnanti"
Cgil e Retescuole promuovono "l´assedio" al Provveditorato
Genitori e professori attaccano "Promesse tradite" |
FRANCO VANNI |
Un assedio al provveditorato. Insegnanti, studenti e genitori per ore sotto il sole, nell´ultimo atto di un anno di protesta contro il ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. I trecento manifestanti, che ieri volevano essere ricevuti dal provveditore, criticano la politica del governo sulla scuola. Anzitutto i tagli: a settembre, fra Milano e provincia, andranno persi 1.390 posti da insegnante. Poi ci sono i debiti che il ministero dell´Istruzione ha con le scuole lombarde, 200 milioni "anticipati" dagli istituti per pagare supplenze, visite fiscali ed esami di Stato. Infine c´è la preoccupazione per la sicurezza, dopo che è stato innalzato il numero di alunni per classe fino a 33, sforando così i tetti previsti dalle norme antincendio. L´obiettivo della manifestazione, indetta da Retescuole e da Flc-Cgil, era l´occupazione simbolica dell´ufficio scolastico, ma l´edificio in via Ripamonti 85 è stato transennato e difeso dalle forze dell´ordine. Dopo il presidio, i contestatori hanno fatto un corteo, bloccando il traffico. «Era stato promesso che la scuola milanese non avrebbe subito i tagli - dice Alberto Ciullini, coordinatore del forum Retescuole - invece il prezzo che pagherà l´istruzione in città è altissimo». Gli fa eco Attilio Paparazzo, segretario provinciale della Flc-Cgil: «I tagli sul tempo pieno hanno riguardato 187 scuole elementari, per questo il 4 giugno abbiamo proclamato un´ora di sciopero in tutti gli istituti». La protesta è stata pacifica, con mamme vestite da medico e una maxi confezione di "pillole anti Gelmini": palline da ping pong per rappresentare «tutte le balle che sono state raccontate». Sempre ieri, nelle università è tornata la protesta dell´Onda. Gli studenti hanno organizzato assemblee e feste alla sede di Scienze politiche, in via Conservatorio, e all´Accademia di Brera. |