Repubblica-Milano:L'insegnante, il liceale, la mamma
'INSEGNANTE Loredana: "Sono molto preoccupata Ora noi professori siamo del tutto soli" Privi di un sostegno ragazzi che hanno bisogno ...
'INSEGNANTE
Loredana: "Sono molto preoccupata Ora noi professori siamo del tutto soli"
Privi di un sostegno ragazzi che hanno bisogno
Loredana Ancona, lei insegna italiano nella scuola media da più di 25 anni. Come sarà il prossimo anno scolastico?
"Difficile. Sono molto preoccupata, soprattutto per i tagli ai 500 posti di operatore psicopedagogico che davano un supporto importante agli insegnanti in classe. L'anno prossimo avrò una prima molto problematica e sarò completamente sola".
Avrà problemi con studenti stranieri?
"Non solo. Capisco la necessità dell'attività di sostegno a ragazzi che non parlano la lingua, ma spesso si dimentica che anche gli studenti italiani hanno bisogno di aiuto. Ci sono molti ragazzi con problemi di apprendimento o famigliari che si ripercuotono sul lavoro in aula, sul comportamento di tutti i giorno. Spesso il docente da solo non ce la fa. Anche perché deve star dietro agli altri studenti che altrimenti vengono penalizzati. La società pretende sempre di più dalla scuola, senza però fornire alcun supporto aggiuntivo. Ho una lunga esperienza alle spalle e quest'anno, forse per la prima volta, inizio l'anno davvero demotivata".
L'anno prossimo sarà sola in classe. Su cosa punterà il suo insegnamento?
"Prima di tutto sul recupero della persona. Cercherò di inventarmi ogni genere di progetto che possa aiutare i miei studenti. E non solo nell'apprendimento. Farò teatro e molti laboratori. I giovani hanno bisogno anche di manualità, non solo di studio".
Lo sciopero del primo giorno di scuola creerà problemi?
"Me lo auguro. I tagli ai progetti non aiutano di certo gli insegnanti. Questo si ripercuoterà sulla qualità dell'insegnamento e, di conseguenza, sugli studenti".
Cosa si può dire ai genitori preoccupati per il futuro della scuola pubblica?
"Di avere, ancora una volta, fiducia nei professori e nella loro professionalità".
(t. m.)
IL LICEALE
Luca: "Vecchie lezioni addio Ormai frequentiamo dei votifici"
I ritmi di studio sono spesso troppo frenetici
Luca La Camera, seconda liceo classico al Parini, come pensi che sarà il prossimo anno?
"Caldo. E non solo sul fronte della scuola. L'anno si inaugura con uno sciopero generale, ma, temo, la protesta proseguirà".
Perché temi?
"Il governo non sta destinando fondi nell'istruzione. Si parla da più di un anno di questa benedetta riforma Moratti. Ma di fatto si continua a posticiparla perché non ci sono i soldi".
A parte la riforma, quali sono i problemi di tutti i giorni?
"I ritmi di studio, spesso troppo frenetici. I professori non tengono conto dei bisogni degli studenti. La scuola si sta riducendo a un "votificio", dove il tempo delle lezioni si sta drasticamente riducendo a favore delle interrogazioni. C'è ansia di riempire il registro".
Qual è il peggior difetto della scuola?
"Il suo isolamento. La maggior parte degli studenti vorrebbe parlare di più di attualità. La scuola tende a chiudersi in una campana di vetro, mentre dovrebbe occuparsi anche dei problemi della collettività. Per questo l'anno scorso abbiamo organizzato un ciclo di conferenze su temi di attualità".
Un progetto per il prossimo anno?
"Ampliare il programma degli incontri".
Sarà un anno duro?
"Sì. Avrò tre professori nuovi. Non sarà facile cambiare metodo al quarto anno".
Appoggi lo sciopero dei professori?
"Assolutamente sì. Il taglio ai progetti è scandaloso. Anche se sono contrario alla riforma, è indecente che il governo non investa nella scuola".
LA MAMMA
Patrizia: "L'unico aspetto positivo è che mia figlia schiverà la riforma"
Per fortuna i libri alle elementari sono ancora gratuiti
"sarà un anno difficile. I genitori sono disorientati, gli insegnanti preoccupati. Prima di tutto per il taglio ai progetti, l'esperienza migliore dalla scuola italiana. E poi per l'incognita della sperimentazione". Patrizia Zelioli, mamma di una bambina che frequenterà la quarta elementare, è contenta che Carlotta non dovrà fare i conti con la riforma Moratti. "Se ci fosse un progetto chiaro potrei almeno esprimere un giudizio. Ma in questa confusione meglio stare alla larga".
Cosa la preoccupa di più?
"Che la riforma sia in mano a persone tanto incompetenti sul mondo della scuola. Stanno studiano una scuola a tavolino che forse andrà bene per la stampa, ma non piace a chi a scuola ci lavora. Il primo anno è difficile per tutti. Figuriamoci per quei bambini che si troveranno in una classe mista".
Cosa si aspetta un genitore dalla scuola?
"Prima di tutto che i nostri figli imparino l'autonomia. E non solo nel comportamento, ma anche nel pensiero. È chiaro che i professori sono importanti, ma anche il ruolo del dirigente è fondamentale. Gli insegnanti vanno valorizzati e motivati continuamente".
I genitori spesso si lamentano delle strutture.
"In Italia siamo abituati ad accontentarci di poco. Anche le strutture contano, ma se devo scegliere preferisco dei buoni insegnanti".
Quanto costa mandare un figlio a scuola?
"Tanto. Alle elementari per fortuna abbiamo ancora i libri gratis, ma a incidere sul portafoglio è il tam tam pubblicitario. Anche i bambini seguono la moda. Quest'anno Carlotta ha scelto il corredo di Harry Potter".
(t.m.)