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Repubblica-Milano-In classe il tutor è assente

NUMERI Nella maggior parte delle elementari le funzioni di coordinamento tra le varie materie saranno svolte da tutti i docenti In classe il tutor è assente Poche scuole avranno ...

24/08/2004
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la Repubblica

NUMERI
Nella maggior parte delle elementari le funzioni di coordinamento tra le varie materie saranno svolte da tutti i docenti
In classe il tutor è assente
Poche scuole avranno il nuovo maestro previsto dalla riforma
Già oggi potrebbero esserci le graduatorie definitive dei precari. In arrivo un'altra pioggia di ricorsi
La figura voluta dalla Moratti dovrebbe anche curare i rapporti con le famiglie e il curriclum di ogni bambino
ALESSIA GALLIONE


Sui banchi, ma senza tutor. A pochi giorni dall'inizio della scuola, sembra non esiste la figura del maestro coordinatore voluta dalla riforma Moratti. A Milano la maggior parte delle elementari, infatti, ha deciso di individuare come tutor l'intero corpo docente o di iniziare l'anno facendo a meno di questo ruolo. Tutti tutor, quindi, "perché seguire i nostri studenti è già quello che ognuno di noi sta già facendo", spiegano i maestri. Una scelta già presa a maggio quando nei consigli di classe e nelle assemblee di istituto, gli insegnanti hanno detto no. A colpi di mozioni e delibere, chiedendo di adottare libri di testo alternativi a quelli previsti dai nuovi programmi ministeriali. Ma soprattutto cercando di boicottare la nomina dei tutor. Uno dei punti centrali della riforma, un insegnante che dovrebbe coordinare il lavoro della squadra di insegnanti, curare i rapporti con le famiglie e quello che viene definito "portfolio", il curriculum documentato di ogni bambino, che accompagnerà lo studente per tutta la carriera. Una decisione che sono pronti a ribadire anche all'inizio di settembre, quando si riuniranno i collegi docenti.
"In realtà è come se la riforma da noi non partisse - spiega Elena Miglietta, da 28 anni insegnante alla Martinengo - abbiamo deciso di non adottare i programmi e i libri di testo e abbiamo nominato tutto il team come tutor. Scelte che stanno portando avanti la maggior parte delle scuole milanesi". E se a Milano, la capitale del tempo pieno, le novità introdotte dalla Moratti sembrano proprio non andar giù a insegnanti e genitori, quella del tutor è una decisione che in pochissimi sarebbero pronti a prendere anche nelle altre province. "In Lombardia - conferma Wolfango Pirelli, della Cgil scuola - il 90 per cento delle primarie non ha individuato un tutor. Il problema, in questo caso, non è solo di obiezione di coscienza. Il contratto di lavoro, che i docenti sono tenuti a rispettare, non è stato modificato e l'incarico non è previsto né riconosciuto. Aspettiamo ancora che il ministero apra un tavolo con i sindacati per risolvere la questione".
Numeri confermati anche da Davide Rossi, dell'Unicobas scuola della Lombardia: "Il tutor a Milano? Non mi risulta che alcuna scuola lo abbia nominato. Gli insegnanti hanno rifiutato di individuarlo o hanno semplicemente riconosciuto a tutti questo compito. E anche in Lombardia solo una piccolissima parte di presidi ha deciso di fare pressioni per seguire la riforma. Si vedrà a settembre, ma credo proprio che tutti seguiranno la scelta della responsabilità condivisa". Una protesta, quella contro la riforma, pronta a ripartire proprio ora, a pochi giorni dall'inizio della scuola e che si va a aggiungere alla rabbia dei 18.500 docenti precari che stanno ancora aspettando di sapere se avranno un incarico. Le graduatorie definitive potrebbero essere pubblicate oggi, con un giorno di anticipo sulla scadenza ufficiale, ma gli insegnanti promettono già un'altra pioggia di ricorsi. E di tutor, tempio pieno e programmi, torneranno a occuparsi anche quelli di Rete scuole, il movimento nato in città a difesa della scuola pubblica che si è allargato in tutta Italia: da giovedì, avranno uno spazio alla Festa dell'Unità, il primo giorno di scuola distribuiranno volantini di fronte a elementari e medie. In attesa dello spettacolo del 29 settembre, al Mazda Palace: una serata di denuncia e spettacolo con Claudio Bisio, Gino e Michele, i comici di Zelig, Lella Costa e Ottavia Piccolo.


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