Repubblica/Milano: I genitori: "Uno scandalo è una materia che fa media" .
La madre di un alunno: ma gli insegnanti non hanno colpa
ZITA DAZZI
«Abbiamo iscritto Andrea in quella sezione proprio perché lì si fa latino, materia indispensabile pensando al futuro liceo. Ma dall´anno prossimo dovremo pagare». Alessandra Zoppi, controller di bilanci, madre di un ragazzo iscritto in prima media alla "Tiepolo" ha ricevuto, come gli altri genitori della scuola, una circolare che annuncia novità.
Quali novità?
«Da settembre per avere ancora la lezione di latino bisognerà versare un contributo attorno ai 70 euro. Se non sarà raggiunto un numero minimo di iscrizioni il corso verrà sospeso».
E voi genitori che reazione avute avuto?
«Ho chiamato subito la segreteria didattica e mi hanno spiegato che ci sono stati dei tagli di bilancio, a causa di una diminuzione di risorse da parte dello Stato. E che non si può fare altrimenti. Per pagare l´insegnante di latino devono per forza chiedere l´aiuto delle famiglie».
Che ne pensa?
«Che questi tagli e questa riforma penalizzano la scuola dell´obbligo e danneggiano i nostri figli. So che la presidenza e gli insegnanti del nostro istituto non hanno nessuna colpa di quel che sta succedendo, che subiscono le conseguenze di una politica dei tagli nazionale. E che si fanno in quattro per garantire la stessa offerta formativa che ci avevano proposto all´iscrizione».
Non avevate mai pagato per queste lezioni?
«Mai, anche perché si tratta di attività didattiche curricolari, che danno voto in pagella, che sono inserite nel normale orario di lezione. Non è il corso di pallacanestro pomeridiano, ma una materia di studio come tutte le altre».
Il latino alle medie non è facoltativo?
«Lo è, ma quando si sceglie di fare anche quella materia, in vista del liceo, si deve andare fino alla fine e frequentare le lezioni, perché c´è il voto come per il resto del programma».
Che farete?
«Pagheremo, non c´è scelta, anche se sono scandalizzata. Ritengo sia importante che una materia come il latino venga proseguita in un ambito di studi obbligatori. È una questione esclusivamente didattica».
A suo figlio il latino piace?
«Naturalmente sì, perché la lezione è fatta bene, dallo stesso professore che insegna le materie letterarie. Anche per questo non intendo rinunciare».