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Repubblica-Milano-"Hanno lasciato sola la nostra scuola"

Parla Carla Beretta, ex preside dell'elementare: "Avevamo chiesto un sostegno. Inutilmente" "Hanno lasciato sola la nostra scuola" TERESA MONESTIROLI ...

28/01/2005
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la Repubblica

Parla Carla Beretta, ex preside dell'elementare: "Avevamo chiesto un sostegno. Inutilmente"
"Hanno lasciato sola la nostra scuola"
TERESA MONESTIROLI


"Ho fatto tutto quello che ho potuto per aiutarlo e, dopo tanti anni di carriera, considero questo caso un vero fallimento pedagogico". Carla Beretta, ex dirigente scolastica della scuola elementare di Cassina De' Pecchi, ora è casa. Da settembre è in pensione e dal suo appartamento a Milano le arrivano gli echi di una vicenda che per mesi ha assorbito tutte le sue energie.
Com'era il bambino quando è arrivato a scuola?
"Difficile, con gravi problemi relazionali. Ma molto intelligente, simpaticissimo. Mi dispiace molto che abbia lasciato la scuola, mi ero affezionata a lui. Passava molto tempo con me in presidenza".
I genitori dicono che avete fatto di tutto per isolarlo.
"Ho cercato di aiutarlo in ogni modo, ma lui aveva enormi difficoltà di inserimento in classe. E non per la lingua italiana che parlava benissimo, anche meglio di alcuni suoi compagni".
E perché allora?
"Non stava mai fermo. Scappava dall'aula in continuazione, usava gli oggetti dei compagni senza permesso e ogni tanto alzava le mani. Gli altri bambini hanno iniziato a provocarlo, i genitori si lamentavano di continuo. Si è instaurato un circolo vizioso da cui è stato difficile uscire. E noi non avevamo le risorse per farcela da soli".
In che senso?
"Il bambino aveva bisogno di un'insegnante solo per lui, forse così ce l'avrebbe fatta. Mi sono rivolta al Provveditorato per avere un mediatore culturale, quelle figure che c'erano una volta per aiutare i bambini stranieri nell'inserimento a scuola".
E il Provveditorato cosa ha risposto?
"Che il mediatore culturale non esisteva più e che per una risorsa di sostegno bisognava avere un certificato di disabilità. Quindi abbiamo fatto a meno. Ho spostato un maestro di sostegno di un'altra classe per otto ore per seguirlo più da vicino, ma non è stato sufficiente".


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