Repubblica/Milano: Formigoni diffida Fioroni "Ostacola la legge sulla scuola"
Il ministro: la formazione non può seguire i principi della riforma Moratti, che abbiamo abolito
STEFANO ROSSI
È di nuovo scontro aperto tra e governo sulla scuola. Il presidente della Regione ha reso noto di aver mandato una diffida al ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, per la mancata emanazione della normativa quadro sull´istruzione e sulla formazione professionale: «La legge regionale sulla materia dello scorso 27 luglio rimanda in più punti alla norma nazionale. Solo che questa non c´è. Cerchiamo di parlare con il ministro ma si nega. Abbiamo trovato solo porte chiuse».
In serata la secca replica del ministero da Roma : «La "diffida" del Presidente Formigoni contro il Ministero della Pubblica Istruzione per presunte inadempienze nell´attuazione della riforma Moratti, è fondata sull´ignoranza del vigente quadro normativo dello Stato. In questa legislatura il Parlamento ha infatti già modificato la legge Moratti, per dare subito una risposta a quello che hanno chiesto da tempo dirigenti scolastici, docenti, imprenditori, studenti e famiglie». Pertanto «il rinvio all´anno scolastico 2009/2010 dell´avvio delle prime classi dei percorsi liceali e di quelli dell´istruzione e formazione professionale secondo il sistema previsto dalla riforma Moratti, è motivato proprio dall´esigenza di modificare tale impianto». E il Ministero, conclude il comunicato «non mancherà di far valere le sue ragioni in tutte le sedi competenti».
Sullo sfondo della polemica tecnica, c´è tuttavia un tema più generale: la formazione professionale è di competenza regionale, però il ministro deve fissare con legge gli standard minimi validi in tutte le Regioni sull´accreditamento degli istituti e sull´offerta formativa. Gli studenti coinvolti sono 31mila e finora Fioroni non si è mosso. In un recente convegno, a Pavia, ha definito la situazione ereditata da Letizia Moratti «una babele».
Chi critica la legge regionale vi trova una forzatura della Costituzione poiché, con la leva della formazione, la Regione avrebbe invaso il campo delle norme generali sull´istruzione. Non la pensano così i gruppi consiliari di centrosinistra del Pirellone. Carlo Spreafico (Margherita) e Sara Valmaggi (Ds) ricordano il contributo dato alla legge con la modifica in aula di 19 articoli. Ma difendono anche il governo e invitano al dialogo istituzionale. Sulla stessa linea il diessino Pippo Civati: «Invito tutti a mostrare senso di responsabilità, compreso Formigoni che con il suo atteggiamento poco collaborativo alimenta i conflitti fra Regione e governo».