Repubblica/Milano: Duecento docenti in meno per gli studenti disabili
In decine di classi saranno i professori ordinari a dover gestire ragazzi con un disagio
Certificazione dell´handicap più difficile, in molti hanno rinunciato
Ottomila richieste totali delle famiglie
TERESA MONESTIROLI
La nuova procedura per la certificazione dell´handicap lascia fuori quasi 400 bambini. E da settembre, nelle scuole, ci saranno 200 insegnanti di sostegno in meno. «Un aiuto prezioso che viene meno - lamentano i presidi -. Il regolamento è più complicato di quello precedente e scoraggia molti genitori. Il peso ricadrà tutto sulle classi».
A dare un´idea delle difficoltà che molti istituti dovranno affrontare sono i dati del provveditorato. Per la prima volta dopo anni, il numero degli alunni disabili certificati - con diritto a ore di sostegno - è sceso. «Abbiamo ricevuto 10.340 attestazioni dell´Asl contro le 10.729 del 2006 - spiega Rita Garlaschelli, responsabile dell´ufficio integrazione disabili di via Ripamonti -. La nuova procedura ha spaventato molte famiglie oltre a ritardare le pratiche, ancora ferme in alcune Asl. Temiamo che a settembre arrivino nuovi certificati, cercheremo di andare incontro a tutte le esigenze ma le risorse sono limitate». A oggi sono stati assegnati 4.496 posti per il sostegno, circa la metà rispetto alle richieste delle scuole (erano 8000) e 200 meno dell´anno scorso (erano 4.665). Un centinaio di cattedre sono state congelate per le richieste tardive, ma non ce ne saranno di più.
Di fronte alla serie storica delle domande di sostegno, sembra poco probabile che il numero dei disabili nelle scuole sia diminuito. Anzi. «Ogni anno registriamo un aumento - continua Garlaschelli -. Nel 2004 erano 9.800, nel 2005 sono salite a 10.100, nel 2006 a 10.700. Quest´anno ci aspettavamo di arrivare a 11 mila, invece i bambini riconosciuti come disabili medi o gravi sono 400 in meno». Il motivo? La nuova procedura, più lunga e burocratica, ha scoraggiato molti genitori perché prevede, oltre alla visita specialistica, anche il colloquio con un collegio medico. «Il problema - spiega Giulio Corticelli, professore di matematica alla media Martinengo - è che gli alunni disabili senza certificato non avranno il sostegno. A gestirli saranno gli insegnanti delle classi, che già devono far fronte al disagio e ai problemi di apprendimento degli studenti stranieri. Nella nostra scuola, per esempio, cinque casi di handicap non saranno riconosciuti perché i genitori o non hanno fatto in tempo a concludere la pratica o non hanno neanche affrontato il nuovo calvario burocratico. Quei cinque bambini staranno in classe, come gli altri».