Repubblica-Milano-Da noi nessuna gerarchia Controllo a tutti gli insegnanti"

Gianni Gandola, preside del circolo "Cinque Giornate"
"Da noi nessuna gerarchia Controllo a tutti gli insegnanti"
Non è un ammutinamento ma solo una conseguenza dell'autonomia
DANIELE LORENZETTI

Gianni Gandola, preside del circolo didattico "Cinque giornate", nelle scuole che lei dirige ci sarà il maestro tutor?
"Se si intende la figura di tutor unico voluta dal ministro Moratti, una sorta di primus inter pares, no. Il mio circolo comprende due scuole elementari, in viale Mugello e via Mezzofanti. Ebbene, in entrambe il collegio dei docenti ha optato a stragrande maggioranza per il tutor "diffuso"".
E che significa?
"Che i compiti di accoglienza, assistenza e cura degli alunni saranno svolti unitariamente dal gruppo di docenti, senza gerarchie. Una scelta che del resto - a quanto mi risulta - è comune a gran parte delle scuole milanesi".
Insomma, siete tutti ammutinati?
"No, è semplicemente un corollario dell'autonomia scolastica. Poiché il tempo pieno viene confermato per quest'anno, nei limiti in cui era svolto l'anno scorso, gli orari sono rimasti gli stessi, con due docenti che si dividono le aree di insegnamento, umanistica e scientifica. Sono le famose "quaranta ore mense comprese": e il regolamento sull'autonomia consente alle scuole di decidere l'organizzazione del lavoro degli insegnanti. Certo, in futuro tutto potrebbe cambiare: dipenderà dal numero dei docenti e dal tempo-scuola effettivo".
E le famiglie devono restare col fiato sospeso anche dopo l'inizio delle lezioni?
"Per quest'anno nulla cambierà. C'è una sorta di tregua armata con il Ministero. Ma il modello-Moratti è un'altra cosa, se sarà attuato completamente".
Si metta nei panni di un bambino che a settembre comincia la prima elementare: cosa troverà, in concreto, di nuovo sui banchi?
"Essenzialmente, l'inglese spalmato su tutto il quinquennio. Un'ora nelle prime classi, due nelle seconde, e ancora tre nelle rimanenti, anche se il modello Bertagna (il consulente del Ministro, ndr) ne prevede solo due".
Per quanto riguarda il tempo pieno invece, tutto ok?
"Nelle scuole di Milano, dove incontra il gradimento del 95 per cento delle famiglie, sì. Ma se si allarga lo sguardo alla Lombardia, dove c'era la richiesta di nuove classi a tempo pieno, la risposta è stata un pollice verso".