Repubblica-Medie, via dai programmi la teoria dell'evoluzione
LA RIFORMA Sulla Gazzetta Ufficiale il primo decreto attuativo Medie, via dai programmi la teoria dell'evoluzione ...
LA RIFORMA
Sulla Gazzetta Ufficiale il primo decreto attuativo
Medie, via dai programmi la teoria dell'evoluzione
ROMA - Darwin addio. Dai programmi di studio per le medie che accompagnano il primo decreto attuativo della riforma Moratti è scomparsa l'evoluzione degli esseri viventi. Lo annuncia l'Uffico studi della Uil che ha analizzato i nuovi programmi. Anche la geografia cambia: "Viene studiata a balzi: prima l'Europa, poi l'Italia, infine il mondo".
"Mezzo milioni di ragazzi - afferma il segretario nazionale della Uil Massimo Di Menna - rischia di non conoscere la storia romana, perché in questa fase di transizione tra vecchi e nuovi programmi, gli studenti che frequentano la quinta elementare e passeranno alla prima media il prossimo anno, non studieranno la storia romana".
Ma non è l'unico punto oscuro del primo passo della nuova riforma, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale due giorni fa. I nuovi programmi, infatti, tagliano da tre ore a un'ora e mezza a settimana la prima lingua straniera alla scuola media. E addirittura diminuiscono di due ore le lezioni di applicazione tecniche.
Eppure per pubblicizzare la riforma il ministero dell'Istruzione non ha badato a spese. Secondo un'indagine di Legambiente, il costo degli opuscoli messi in circolazione ha superato i venti milioni di euro. E tra questi 13 milioni e 200 mila euro per l'agenda "una scuola per crescere" destinata agli insegnanti, regalo poco gradito a decine di migliaia di professori che l'hanno rispedito al mittente.
"Gli oltre 20 milioni di euro spesi per propagandare la legge Moratti - commenta il segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini - rappresentano solo una parte dei soldi spesi per magnificare il provvedimento. Non compaiono, infatti, gli importi utilizzati per gare, spot tv e radiofonici. Alla fine sono le che pagano questa pubblicità, dovendo sopperire con risorse proprie alle esigenze del funzionamento delle scuole che non è più garantito dal ministero".
Intanto si segnalano nuovi scioperi nella scuola, il 12 e il 29 marzo.
"Il primo - comunica una nota ministeriale - è stato proclamato dalla Cub scuola (che aderisce allo sciopero generale indetto per il 12 marzo dai sindacati Cub e Usi). Il secondo è stato indetto dalla Gilda per il 29 marzo e interessa il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado".
(ma.re.)