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Repubblica: Manovra, pubblico impiego verso lo sciopero generale

Oggi la decisione dei sindacati se il governo non garantirà i soldi per il nuovo contratto

02/11/2006
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la Repubblica

E anche la Fiom minaccia lo stop sulle pensioni

La Confindustria : Finanziaria da 40,1 miliardi con pochi tagli

LUISA GRION

ROMA - Altre due «piazze» si profilano all´orizzonte del governo Prodi: la prima riguarda gli statali, sul piede di guerra per i rinnovi contrattuali, la seconda le tute blu della Fiom che promettono battaglia e sciopero generale contro l´innalzamento dell´età pensionabile.
Così nel giorno in cui dalla Confindustria arriva ufficialmente la bocciatura sulle cifre della Finanziaria - il Centro studi calcola che il suo peso sia di 40,1 miliardi, non 34,7 come il governo sostiene - la minaccia già ventilata dal pubblico impiego si concretizza: stamattina Cgil, Cisl e Uil avvieranno le procedure per proclamare uno sciopero generale che con ogni probabilità sarà dichiarato per l´ultima settimana di novembre. Motivo della protesta che interessa i dipendenti di stato, parastato, scuola e agenzie fiscali é lo sblocco dei finanziamenti necessari al rinnovo del contratto. Il problema, in realtà, si trascina da tempo e il governo aveva promesso di risolverlo presentando un emendamento alla manovra. Una decina di giorni fa il ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais e i sindacati erano arrivati addirittura ad un accordo tecnico, ma poi non se n´è fatto nulla. A tutt´oggi, spiegano Cgil, Cisl e Uil, l´emendamento non è stato presentato e la protesta diventa «inevitabile». Quello che i sindacati chiedono, e che il governo si era impegnato a rispettare, è che i rinnovi dei contratti per il biennio 2006-2007 siano «esigibili» già dall´anno prossimo e non siano rimandati al 2008, nonostante l´attuale Finanziaria stanzi 3,2 miliardi a favore dei rinnovi proprio da quell´anno. «Il ministro Nicolais - afferma il segretario confederale della Cgil, Paolo Nerozzi - aveva concordato con noi l´emendamento bloccato poi dal Tesoro e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta». «I contratti sono scaduti a dicembre 2005 - precisa Carlo Podda della Funzione pubblica Cgil - rimandarne il rinnovo al 2008 e volere, come il governo sostiene, avviare una riforma del settore è una strada insostenibile». La Cisl lo dice chiaro e tondo: «Prima di tutto bisogna rispettare gli impegni presi» .
Ma per il governo si profila anche un altro terreno di scontro con i lavoratori: quello della riforma previdenziale. E´ vero che se ne riparlerà a gennaio, ma le ipotesi corrono e quella di innalzare l´età pensionabile non piace per nulla a Giorgio Cremaschi, segretario generale della Fiom-Cgil. «Se il centrosinistra ha vinto le elezioni è perché ha promesso di eliminare lo scalone in modo secco e senza costi per i lavoratori» ha detto «per altre proposte di revisione non c´è spazio e la risposta sarà lo sciopero generale».
Quanto alla bocciatura dei numeri della Finanziaria da parte di Confindustria, l´analisi sta nero su bianco sul supplemento alle Note economiche: la manovra, secondo gli industriali, vale 40,1 miliardi ma i tagli e i risparmi di spesa pesano solo per 11,5 miliardi. La crescita dell´anno è stimata solo all´1,4 per cento anche se «le previsioni variano fra l´1,5 e l´1,8 per cento». Nel secondo semestre, commenta infatti il Centro studi «vi sarà una decelerazione della domanda ed una conseguente riduzione dell´attività produttiva». Gli industriali non sono molto ottimisti nemmeno sull´andamento dell´inflazione, anche se l´Istat ha appena reso noto il dato d´ottobre fermo all´1,8 per cento. «Sta proseguendo l´accelerazione dei prezzi alimentari - 2,5 per cento sull´anno, si legge nell´analisi - e rialzi di minore entità si sono avuti per abbigliamento e calzature e per i restanti comparti dei servizi: ricettivi, ricreativi, di comunicazione, sanità». Il costo della vita dei beni di largo consumo, secondo le imprese è dunque tendente al rialzo e per quanto riguarda il prezzo del petrolio «è presto per escludere nuove fiammate».


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