Repubblica-Le bugie sulla scuola hanno le gambe corte

Le bugie sulla scuola hanno le gambe corte
CORRADO AUGIAS

C aro Augias, in un giorno triste per la scuola pubblica italiana quello della prima approvazione in Consiglio dei Ministri del "decreto delle superiori" noi insegnanti di inglese abbiamo dovuto subire oltre al danno la beffa: la "balla" del potenziamento della lingua inglese riportata e amplificata da giornali e telegiornali. Sono mesi che ci lamentiamo e protestiamo contro il pesante taglio subito da questa disciplina in tutti i futuri licei. Attualmente nella scuola superiore le ore dedicate all'inglese sono 3 o 4 a settimana dalla classe prima alla classe quinta. Grazie alla Riforma Moratti diventeranno solo 2 (dico: due) ore a settimana obbligatorie. Non si può dunque parlare di potenziamento di questa materia, al contrario di drastica riduzione. Una verità scomoda, una scelta contraddittoria, anacronistica e isolazionista.

Sarrocchi, Franci, Vincenti, Cappelli -Siena

insegnantiinglesesarrocchi@hotmail.it

C aro Augias, sere fa mi sono imbattuto in una trasmissione piena di sorrisi e di gentilezze di cui era ospite il ministro Letizia Moratti. Ho così saputo che la scuola, grazie alla sua riforma, sta diventando di qualità, che la "i" dell'informatica è pienamente riuscita con un rapporto uno a tre tra PC e alunni (non so a quale scuola faccia riferimento: nel mio Istituto Comprensivo sono in funzione 2 stampanti e 12 PC vecchi di alcuni anni e alcuni dei quali donati da privati; il rapporto sarà all'incirca 1 a 30), che gli insegnanti hanno avuto un buon contratto (siccome niente si sa del nuovo, si sarà sicuramente riferita al biennio 2001/03), che sulla ricerca si sta investendo molto che lo studio dell'inglese , la seconda delle tre "i", è stato alzato di qualità anche se il tempo è diminuito. Non la meritiamo, Signora Ministro.

E. Governanti

governanti@libero.it

E gregio Augias, invece di portare a compimento come promesso un sistema scolastico con due percorsi di qualità, uno liceale e l'altro di istruzione e formazione professionale, il ministro ha licealizzato la scuola italiana, relegando ad un ruolo secondario l'istruzione e formazione professionale, che diventerà di fatto la strada di chi non riesce a frequentare un liceo. Questa riforma va contro i giovani, a meno che nel tempo che rimane prima della stesura definitiva non si effettuino le correzioni utili a disegnare un sistema in cui licei e percorsi di istruzione e formazione professionale diventino entrambi di qualità.

Gianni Mereghetti, Abbiategrasso

gianni.mereghetti@libero.it

C apisco le ristrettezze del momento e la difficoltà di mettere in piedi una riforma nella situazione disastrata della scuola italiana; non capisco le bugie che mai come in questo caso hanno gambe cortissime. Come si fa a dire che l'insegnamento dell'inglese è migliorato quando le ore sono invece diminuite? A dire che la scuola è stata "informatizzata"quando la realtà è spesso (lo dico anche per esperienza personale) quella descritta dal signor Governanti? Che i percorsi scolastici hanno uguale dignità quando la verità è quella cui accenna il prof Mereghetti? Sono affermazioni facili da fare all'interno di un compiacente programma tv, conduttore amico e senza contraddittorio. Poi però si esce dallo studio e si sbatte contro la realtà.