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Repubblica: "La scuola sia maestra di tolleranza"

Nuovo anno, monito di Napolitano. "Ridurre le disuguaglianze"

19/09/2006
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la Repubblica

Ieri la cerimonia al Quirinale davanti a 2000 studenti giunti da tutt´Italia. "E nei programmi più attenzione per la musica"

Il presidente ha anche esortato a considerare gli studenti stranieri una risorsa per "un paese che ha bisogno di energie"
ALESSANDRA VITALI

ROMA - «Un paese democratico, impegnato in Europa e aperto al mondo, deve investire nella scuola per ridurre le disuguaglianze e elevare la competitività dell´economia». L´efficienza del sistema scolastico è la priorità che il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano indica al governo in occasione della cerimonia inaugurale del nuovo anno scolastico. Nel cortile d´onore del Quirinale, davanti a duemila studenti di ogni regione d´Italia, presenti fra gli altri il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e alcune "eccellenze" italiane dello sport, dello spettacolo (tra cui Claudio Baglioni), della cultura, il capo dello Stato afferma quanto "fondamentale" sia lo studio, "dono che nessuno potrà mai portarvi via".
In un´atmosfera vivace e caotica, con i responsabili del protocollo impegnati a sedare l´entusiasmo dei giovani ospiti, è sulle disuguaglianze che si concentra l´attenzione di Napolitano, anche se "la scuola non basta a contrastare quelle di origine familiare, territoriale". Studiare è importante proprio «per coloro che non hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia ricca di mezzi o di cultura». Poi, l´esortazione a «vivere in uno spirito di tolleranza e libertà, nel rispetto di valori e regole condivisi» e a «considerare gli studenti stranieri una risorsa per un paese che ha bisogno di energie». Il presidente auspica che la musica sia più presente nelle scuole «perché il riscatto sociale passa per l´arte» e saluta i ragazzi dell´istituto minorile di Nisida, da anni impegnati con un laboratorio drammaturgico, «ancora dentro il carcere ma già fuori se sono capaci di così ben rappresentare un testo teatrale».
A riaffermare che «gli studenti immigrati non sono un´invasione ma un´opportunità» è anche il ministro Fioroni, che poi prende in prestito una citazione da "Il Signore degli Anelli" per delineare il ruolo della scuola, "una Terra di mezzo", passaggio tra famiglia e società, fra il proprio ambiente di appartenenza e i diritti-doveri di un mondo più grande.
Nel cortile gremito in ogni angolo e graziato dal maltempo, l´esecuzione dell´Inno di Mameli è affidata alla bambina che già emozionò il pubblico all´apertura delle Olimpiadi Invernali di Torino. Gli studenti cantano e applaudono, sventolano il libretto "Visita alla Costituzione" che hanno ricevuto per l´occasione, ma ben altra accoglienza è riservata al gruppo musicale Zero Assoluto, ai campioni del nuoto Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini, e a quelli del calcio, Angelo Peruzzi, Massimo Oddo, Simone Perrotta: in loro onore, un "Po-po-po" dal vivo, in versione orchestrale.


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