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Repubblica: La rivoluzione della Gelmini Sei licei, diminuiscono le ore

Ok del Cdm. Cancellati gli indirizzi sperimentali. I sindacati: solo tagli

13/06/2009
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la Repubblica

MARIO REGGIO

ROMA - L´ennesima riforma «epocale» della scuola italiana: questa volta, dopo Letizia Moratti, ci riprova Mariastella Gelmini. E questa volta tocca ai licei. I numeri sono accattivanti: sei licei e dieci indirizzi, con due new entry, vale a dire il liceo musicale coreutico e quello delle scienze umane. L´obiettivo: tagliare drasticamente i 400 indirizzi sperimentali che si sono accumulati nei decenni. Il testo del regolamento è stato approvato ieri, in prima lettura, dal Consiglio dei ministri. Si comincerà dal primo biennio, a partire dall´anno scolastico 2010-2011, per andare poi a regime nel 2013. Ma il cammino del regolamento è ancora lungo: prima le commissioni di Camera e Senato, quindi il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti. Solo a questo punto tornerà in Consiglio dei ministri per l´approvazione in seconda lettura, prima della firma del Capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Un progetto bocciato dalla Cgil e dalla Uil. La Cisl chiede un confronto in tempi rapidi. Molti dubbi sulla «coerenza e la chiarezza del regolamento» secondo l´Ugl. Aspre critiche anche dall´opposizione. «Ma quale cambiamento epocale, così si torna ai vecchi principi classisti della riforma di Giovanni Gentile», commenta la responsabile scuola del Pd Mariangela Bastico. Il ministro Gelmini: «Valorizzazione del latino, incremento delle ore di matematica, fisica e scienze, potenziamento delle lingue straniere ed insegnamento all´ultimo anno di una disciplina non linguistica in lingua straniera». Detta così sembra un libro dei sogni, anche perché dal 2010 le ore settimanali di lezione nei licei scenderanno da 30 a 27. Ma non finisce qui, «vogliamo avviare un dialogo approfondito con le famiglie - annuncia il ministro Gelmini - avremo a disposizione cinque o sei mesi di tempo per svolgere un´attività di orientamento e i quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i risultati nelle indagini Ocse-Pisa, come la Finlandia dove sono di 856 l´anno». Peccato che in Finlandia quelle ore siano dedicate solo all´apprendimento, alle quali si sommano decine di ore al mese di laboratorio ed attività esterne alla scuola. E dove i bimbi, fin dalle elementari imparano a cucinarsi da soli. La realtà italiana è ben diversa. Un taglio di 42 mila insegnanti e 15 mila non docenti solo nel prossimo anno scolastico. «Ormai la scuola è diventata proprietà privata di Tremonti - commenta Beppe Fioroni, responsabile educazione del Pd - tutto si basa su riforme non per migliorare ma per risparmiare». Il segretario della Cgil Mimmo Pantaleo: «Così si rischia il caos. Far partire la "riforma" in prima e seconda costringe gli studenti di prima del 2009 a cambiare indirizzo e percorso di studi nel 2010».


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