Repubblica-La Moratti sbaglia il conto degli studenti emiliani
Per il ministero gli iscritti calano, invece sono in crescita La Moratti sbaglia il conto degli studenti emiliani Stellacci: il tempo pieno sarà garantito Solo a Bologna ...
Per il ministero gli iscritti calano, invece sono in crescita
La Moratti sbaglia il conto degli studenti emiliani
Stellacci: il tempo pieno sarà garantito
Solo a Bologna servono 46 maestri in più per la materna e per le elementari
ILARIA VENTURI
IL Ministero all'Istruzione ha sbagliato a fare i conti sul numero di studenti emiliano romagnoli che si presenteranno a scuola a settembre. Per i dirigenti romani gli iscritti calano, 2500 in meno alle superiori. Per la direzione scolastica regionale invece crescono: seimila in più, quattromila nei licei e negli istituti tecnici e professionali, circa mille alle elementari. Una cifra che lievita per i sindacati: diecimila studenti in più all'anno, 32mila dall'anno scolastico 2000-2001. La guerra sugli organici, aperta dai Confederali con la prima denuncia ("Aumentano gli studenti, il governo taglia i docenti"), prima ancora di entrare nel merito si ferma alla scaramuccia sulle previsioni degli studenti che saranno in classe il prossimo anno. Una semplice conta su cui inciampa il ministero. A confermare l'errore è la stessa direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci. Per questo, dice, "è ancora presto parlare di organici". "Aspettiamo numeri definitivi".
"Ho l'impressione che hanno fatto un conteggio sbagliato per quanto riguarda l'istruzione di secondo grado: hanno forse tolto gli studenti previsti nel percorso di formazione professionale che in Emilia Romagna, grazie a un accordo, sono invece a tutti gli effetti studenti iscritti nelle scuole - spiega la dirigente -. E poi hanno applicato degli indicatori sul disagio sociale che abbassano le medie sul numero di studenti. Lunedì sarò a Roma per fare i miei rilievi e per chiedere una correzione dei dati". I sindacati denunciano comunque il taglio delle cattedre (347 in meno) e parlano di tempo pieno non più garantito per tutti. "Se va bene risponderanno al 50% delle richieste delle famiglie", protestano Cgil, Cisl e Uil scuola.
"Non è vero, lo smentisco categoricamente - ribatte Lucrezia Stellacci - è scritto nel decreto che l'organico rimarrà invariato, credo nelle leggi dello Stato e le voglio applicare. Garantisco che l'impegno sarà rispettato". I numeri intanto non fanno dormire sonni tranquilli ai sindacati e ai docenti e genitori del Coordinamento a difesa del tempo pieno. A Bologna solo per soddisfare le richieste di scuola materna ci vorrebbero 46 maestri in più (per 23 nuove sezioni), oltre a 18 posti in più per trasformare le sezioni part-time a tempo pieno. Anche le elementari chiedono nuove cattedre: 46 posti in più per aprire 23 classi a tempo pieno nuove. Bologna chiede anche 44 posti alle medie, per 22 classi in più a tempo prolungato, mentre alle superiori ci sarà bisogno di una quarantina di insegnanti per coprire le dieci classi in più che dovranno essere formate a settembre. Lucrezia Stellacci chiede di aspettare i numeri definitivi. "Cercheremo di tagliare gli sprechi, senza toccare gli organici".
Ma si preannuncia un lungo mese di passione sulla definizione degli organici della scuola emiliano romagnola. "Ora riparte la protesta", annuncia Lamberto Benini, segretario regionale della Cisl scuola. Prima tappa, lo sciopero generale. Poi, forse, un altro sciopero a fine aprile. Il 3 aprile intanto il Coordinamento annuncia una "biciclettata" di protesta. "Sugli organici cadono le bugie raccontate sulla scuola", dice Gianluca Gabrielli, voce del Coordinamento che per il 27 e 28 marzo promuove un convegno sul tempo pieno alle scuole Fortuzzi.