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Repubblica-La metà dei bambini ha il cellulare ma i piccoli poveri sono 2 milioni

Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza. Maschi mammoni, ragazze autonome La metà dei bambini ha il cellulare ma i piccoli poveri sono 2 milioni I ...

20/11/2004
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la Repubblica

Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza. Maschi mammoni, ragazze autonome
La metà dei bambini ha il cellulare ma i piccoli poveri sono 2 milioni
I ragazzi amano la famiglia. La scuola è indispensabile

No all'aborto, sì al divorzio e sulla fecondazione assistita si dividono come gli adulti. Il lavoro? Serve per essere autonomi
MARINA CAVALLIERI

ROMA - Sono quasi due milioni in Italia i bambini poveri, baby lavoratori, sfruttati e disagiati, in precarie o drammatiche condizioni economiche. L'infanzia non è solo quella col cellulare, sedotta da Internet, viziata e tecnologica, iperprotetta e teledipendente. Esiste un lato oscuro, in ombra, che i riflettori non illuminano, di cui non si discute nei talk show, che discretamente non compare. Lo rivela il quinto rapporto di Eurispes e Telefono Azzurro sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza che delinea la nuove identità giovanili. Emerge un ritratto dai colori pastello con poche ombre: ragazzi riflessivi, legati alla famiglia, tradizionali ma non chiusi, curiosi, solidali ma prudenti. Odiano la guerra e amano gli animali. L'indagine indaga anche a livello internazionale, svela quello che c'è oltre il nostro salotto: sopravvive in un mondo rabbioso un'infanzia fatta di povertà, traffico di organi, sfruttamento sessuale. Un'infanzia deprivata e abusata a tratti minacciosamente simile a quella che compare in alcune nostre periferie, nel sud, nei nostri angoli bui.
Povertà. Nel 2003 si contano in Italia quasi due milioni di bambini poveri, la maggioranza vive a Sud (circa 1.365 mila), segue il Nord (340 mila) e il Centro (285 mila). La povertà delle famiglie cresce con l'aumentare dei figli fino a sfiorare il 30 per cento tra quelle con tre o più bambini. L'Italia occupa il quarto posto nella graduatoria degli stati europei con i maggiori tassi di povertà infantile, preceduta da Gran Bretagna, Portogallo e Spagna.
Famiglia. La quasi totalità dei ragazzi (92,4 per cento) vede nella vita familiare serena il principale elemento di sicurezza, la famiglia è il porto dove rifugiarsi, lontano dalle paure e dalle inquietudini del mondo. I ragazzi hanno fiducia nei genitori: è insieme a loro che il 79,9 per cento prende le decisioni importanti. Un legame di sostanziale complicità anche se sono le ragazze a vivere invece un rapporto più conflittuale. Giovani famiglia-dipendenti che non hanno fretta di allontanarsi, la metà lo farà una volta trovato un lavoro, un terzo quando metterà su famiglia. Ragazzi tradizionali: sono in maggioranza contrari all'aborto ma favorevoli al divorzio. Come gli adulti, sulla fecondazione assistita sono divisi.
Lavoro. Ragazzi pragmatici: per il 33,5 per cento il lavoro assolve una funzione pratica, serve all'indipendenza economica, solo un 17 per cento pensa al lavoro come realizzazione personale e concretizzazione dei propri sogni.
Scuola. Non è perfetta ma indispensabile. Più di un terzo la considera una tappa necessaria e vuole continuare a studiare. Sono soprattutto i ragazzi delle isole a voler proseguire negli studi (il 58,5 per cento) mentre circa un ragazzo su tre del nord ovest vuole smettere per andare a lavorare.
Televisione, cellulari, sms, Rete. Oltre l'80 per cento trova la televisione divertente ed è guardandola che un terzo degli adolescenti forma la propria idea politica. Tivù gradita ma ancora più amato è il cellulare posseduto dal 51 per cento dei bambini tra i 7 e gli 11 anni. Gli sms poi sono più di una mania, se ne inviano anche a numeri sconosciuti. Il 77 per cento dei ragazzi usa la Rete e il 13 dice di aver incontrato un adulto con cui ha parlato di sesso.
Droghe. Una tentazione: il 28 per cento dei giovani tra i 12 e i 19 anni è venuto a contatto con sostanze stupefacenti, tra questi il 3 per cento ha consumato droghe sintetiche.
Bambini che scompaiono. Nel 2003 sono scomparsi 1.552 bambini, tra italiani e stranieri, la maggior parte viveva al Nord. Tra il 2000 e il 2003 i minori scomparsi in Italia sono aumentati del 67 per cento.
Sesso. Il 60 per cento dei "barebackers", chi fa sesso senza precauzioni, è minorenne, mentre il 35 per cento delle 50 mila straniere coinvolte nella prostituzione ha tra i 14 e i 18 anni.


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