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Repubblica: La maturità sarà un tour de force per le tre prove solo quattro giorni

Ammissioni con il sei obbligatorio, più difficile anche la lode A rischiare di non arrivare all´esame sono 100mila studenti: basta avere un 5 Complicato per i ragazzi concentrarsi sul quizzone senza una pausa

25/05/2010
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la Repubblica

SALVO INTRAVAIA

ROMA - Tour de force in vista per i 500 mila studenti che affronteranno la maturità tra un mese. Quest´anno, per la prima volta dal 1999, tutte e tre prove scritte della maturità si svolgeranno nella stessa settimana. In pratica, i ragazzi non avranno neppure il tempo di riprendersi dalle fatiche del tema e della prova di indirizzo (Matematica allo scientifico e Greco al classico) che dovranno organizzarsi per il quizzone. Fino al 2008 la maturità si è aperta di mercoledì con la prova scritta di Italiano e alla terza prova veniva destinato il lunedì successivo. Con una pausa di tre giorni fra secondo (di giovedì) e terzo scritto, i ragazzi avevano la possibilità di raccogliere le idee e dare gli ultimi ritocchi alla preparazione per affrontare la prova predisposta dalla stessa commissione, ma che verte su quasi tutte le materie dell´ultimo anno. L´anno scorso, la pausa di "riflessione" venne ridotta a due giorni: tema di Italiano giovedì 25 giugno, secondo scritto il 26 e terza prova lunedì 29 giugno. Quest´anno sarà tutto compresso nella stessa settimana: 22 giugno, 23 e 25 giugno. Con un giorno appena di pausa tra il compito di Matematica dello scientifico e il quizzone o la versione di Greco del classico e la terza prova. Dal ministero dicono che «non c´è un particolare motivo, se non quello di accelerare le procedure degli esami. Con il week end in mezzo fra le prove scritte si allungano i tempi».
«Eliminare l´unico momento di pausa che esisteva fra le prove scritte di maturità - afferma Sofia Sabatino, portavoce nazionale della Rete degli studenti - è l´ennesimo modo per rendere inutilmente più stressanti degli esami, che per gli studenti sono già un incubo. Soprattutto per gli ultimi provvedimenti che pretendono la sufficienza in tutte le materie per l´ammissione e per i continui micro cambiamenti che non modifica l´assetto di un esame che risulta scollegato dal percorso di studi e molto spesso inutile». È infatti l´ammissione con almeno tutte sufficienze, voluta dal ministro Gelmini, la grande novità del 2010. L´anno scorso, bastava la media del sei e si poteva arrivare agli esami anche con un paio di quattro. Quest´anno, in teoria, chi avrà anche un solo 5 resterà a casa. E a rischiare sono almeno in 100 mila. Alla fine del primo quadrimestre, infatti, erano oltre 300 mila gli studenti dell´ultimo anno con almeno una insufficienza. In media, stando ai dati diffusi dal ministero, ognuno dei 300 mila studenti in bilico collezionava da tre a quattro insufficienze. Quanto basta per dire che a rischiare la non ammissione, quest´anno, sono almeno 100 mila ragazzi. Ma la strada per la maturità si è complicata anche per i 26 mila privatisti che hanno chiesto di sostenere gli esami con una preparazione "fai da te". Sempre da quest´anno, prima di sedersi al cospetto della commissione, i cosiddetti candidati esterni dovranno sostenere un esamino preliminare sui programmi dell´ultimo anno. Solo chi supererà l´esame preliminare con 6 in tutte le discipline potrà affrontare i tre scritti e l´orale. Le cose si sono complicate anche per i superbravi, che per aspirare alla lode dovranno essere praticamente "perfetti". Fino all´estate scorsa, coloro che venivano ammessi col credito massimo (25 punti) e che riuscivano a strappare il massimo in tutte e tre le prove scritte (15 punti a prova) e al colloquio (30 punti) potevano aspirare alla lode, che doveva comunque essere deliberata all´unanimità dalla commissione. Fra un mese, l´impresa sarà ancora più ardua: oltre ad arrivare a 100 senza fruire del bonus di 5 punti a disposizione della commissione, chi punta alla lode dovrà anche avere un´ammissione con almeno tutti otto. E attenzione ai telefonini durante gli esami. «È assolutamente vietato - si legge in una recente nota ministeriale - nei giorni delle prove scritte, portare a scuola telefoni cellulari di qualsiasi tipo».


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