TERESA MONESTIROLI
MILANO
Dopo tre anni alla presidenza del Conservatorio di Milano, Francesco Saverio Borrelli, ex-procuratre capo, viene "licenziato". Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini, a cui spetta la nomina della carica di presidente degli istituti musicali, a sorpresa sceglie Arnoldo Mosca Mondadori, editore specializzato in produzioni televisive, figlio del giornalista Paolo Mosca. La bozza di decreto che doveva riconfermare l´ex procuratore generale della Repubblica a capo della prestigiosa istituzione musicale era già pronta ma, senza alcun preavviso, è stata cestinata per cambiare il nome del destinatario.
«L´ho appena saputo anch´io - commenta Borrelli al telefono, a tarda sera - L´originaria decisione della Gelmini di rinnovare il mio incarico per un altro triennio sembra essere stata revocata all´ultimo minuto». Come mai? «Non ne ho la più pallida idea - prosegue l´ex-procuratore capo - forse il problema è la mia età avanzata, anche se garantisco di aver dedicato il meglio delle mie energie a questo incarico. Certo la situazione al Conservatorio, dal punto di vista economico, è stata e continua a essere difficile. Ma, come è sempre successo nella mia vita, mi sono affezionato sia al compito che alle persone con cui ho condiviso il lavoro e penso di averlo svolto con impegno».
I candidati alla presidenza del Conservatorio milanese, scelti dal Consiglio accademico dell´istituto oltre a Borrelli, erano Arnoldo Mosca Mondadori e Filippo Bellavita pellegrini, ex-commercialista entrato nel cosiglio di amministrazione del Conservatorio come membro del ministero, nominato ai tempi del ministro Fabio Mussi.
Dopo la scelta del candidato, e la esclusione di Borrelli nessuna comunicazione ufficiale gli è mai stata recapitata. Il presidente è stato raggiunto all´estero dalla telefonata di un amico che lo aggiornava su insistenti voci di corridoio sulla sua sostituzione al Conservatorio. Si è arrivato al paradosso che, totalmente all´oscuro dell´accaduto, Borrelli ha dovuto chiamare un maestro della scuola per chiedere conferma. Scoprendo che il suo posto era stato già assegnato a Mosca Mondadori, uno dei tre nomi segnalati al ministero dal consiglio accademico. «Evidentemente è accaduto qualcosa di cui non sono a conoscenza - conclude molto amareggiato l´ex presidente, nominato nel 2007 dall´allora ministro Mussi - perché della terna proposta dal consiglio so che il mio nome era sostenuto da nove consiglieri su undici e avevo già avuto rassicurazioni che il ministro mi avrebbe riconfermato. Le motivazioni della mia esclusione le scoprirò giovedì prossimo quando tornerò in Conservatorio. A quel punto a liberare l´ufficio dalle mie cose».
Il Conservatorio di Milano non è nuovo a nomine e esclusioni dei suoi presidenti. Già nel 2007, dopo due mandati e una riconferma che sembrava quasi sicura, fu "silurato" anche Francesco Micheli, il finanziere con la passione per la musica che era stato presidente dal 2000. In quell´occasione furono anche una parte degli insegnanti a chiedere il cambio della presidenza per dissidi con Micheli.
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