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Repubblica-L'inglese dimezzato nella scuola delle tre "I"

L'inglese dimezzato nella scuola delle tre "I" CORRADO AUGIAS C aro Augias, da oltre 30 anni ins...

22/05/2004
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la Repubblica

L'inglese dimezzato nella scuola delle tre "I"
CORRADO AUGIAS


C aro Augias, da oltre 30 anni insegno inglese. Per scelta e per passione ho proseguito il lavoro anche in tempi di facile prepensionamento, certa dell'importanza della materia, convinta che alla scuola sia affidato il compito di fornire gli strumenti necessari per comprendere tra l'altro gli anglismi che oramai bombardano i nostri ragazzi.

La mia sede di lavoro è una media sperimentale di Milano dove il tempo scuola va ben oltre le 18 ore previste dal contratto e dove, assieme a un aggiornamento di materia, è richiesta la partecipazione a progetti scolastici volti a far fronte ai rinnovati bisogni dei preadolescenti.

Nella nostra scuola sono stati valorizzati nuovi linguaggi, quali quello informatico; è stato spostato l'asse culturale a favore delle materie tecnico scientifiche e artistiche; sono nate iniziative uniche, quali il raccordo con la scuola di secondo grado; è stata instaurata la figura dell'insegnante "tutor" e creato il primo Portfolio delle Competenze trasversali.

Tutto questo ci ha fatto conquistare la certificazione "Iso 9001:2000" che attesta la serietà e la professionalità del lavoro svolto. Ho firmato l'appello per la salvaguardia delle ore d'insegnamento della prima lingua comunitaria: è un'utopia pensare che gli alunni arriveranno più preparati da una scuola elementare in cui il monte ore quinquennale è diminuito! Nonostante i risultati positivi, la sperimentazione Borsi, autorizzata nel 1984 da un decreto ministeriale, viene ora cancellata da una semplice telefonata del Provveditorato.

Signor ministro, non dimezzi le ore di inglese e non abolisca quelle "isole sperimentali" fucine di ricerca della scuola.

Graziella Gloria, Milano

graziasch@yahoo.com

D i molte delle storture e pasticci della riforma Moratti si capisce, o almeno s'intravede, la logica che le ha dettate, talvolta economica, spesso confessionale, come per esempio è stato nel caso dell'abolizione delle teorie evoluzionistiche (Darwin) sulla quale il ministro, fortemente premuto dalla comunità scientifica, ha avuto il buon senso di tornare.

La mutilazione delle ore d'inglese resta invece misteriosa, una beffa, la negazione in blocco di quello che tra l'altro era stato uno slogan elettorale, le famose tre "I" una delle quali era appunto l'inglese. Prima di questa brutta riforma le ore d'insegnamento erano 132 nel tempo prolungato, 99 per il tempo normale. Adesso sono diventate 54 per tutti cioè un'ora e 38 minuti alla settimana.

S'imparerà a dire Good morning, how are you? in un'ora e 38 minuti alla settimana? Quale può essere stata la logica di questa sciocchezza?

Negli anni che ho passato a Bruxelles abbiamo spesso ricevuto e intrattenuto ragazzi delle scuole medie in visita da tutta Europa. Ricordo con malinconia lo spettacolo degli alunni italiani stretti l'uno all'altro, pecorelle smarrite, e nessuno di loro che fosse stato in grado di chiedere in una lingua qualsiasi "un bicchiere d'acqua minerale non gasata" o d'invitare una ragazza a prendere una pizza insieme. È una situazione che andava affrontata radicalmente. Tra le tante sciocchezze pre elettorali che ci erano state ammannite quella dell'inglese una delle poche che avesse davvero senso e utilità. Negata, anche questa.


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