FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3798709
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-L'allarme dei rettori: università dimenticata

Repubblica-L'allarme dei rettori: università dimenticata

All'assemblea nazionale della Crui fischi per il ministro Moratti, Prodi e Fassino L'allarme dei rettori: università dimenticata ROMA - "Ricordatevi dell'Università". Piero Tosi, preside...

21/09/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

All'assemblea nazionale della Crui fischi per il ministro Moratti, Prodi e Fassino
L'allarme dei rettori: università dimenticata

ROMA - "Ricordatevi dell'Università". Piero Tosi, presidente della Conferenza dei rettori, lancia un appello ai politici presenti nella sala Sinopoli dell'Auditorium, nel corso della terza assemblea nazionale della Crui. Fischi bipartisan da parte degli studenti. Quelli di Azione Giovani, An, applaudono la Moratti e contestano Romano Prodi e Piero Fassino. Gli universitari dell'Udu, presenti numerosi nella sala, invitano il ministro a dare le dimissioni. Come ha risposto la politica all'appello dei rettori? Romano Prodi ha raccolto l'invito: "Tosi è stato impietoso nel denunciare l'isolamento dell'università italiana nei confronti del mondo esterno. Abbiamo visto oggi che sull'università bisogna lavorare a lungo e a fondo. E lo faremo".
Il ministro Moratti si è allontanata senza fare commenti, parlerà più tardi nella trasmissione "Porta a Porta" di Bruno Vespa.
Ai politici in sala, tra i quali anche Luciano Violante, Gianni Letta e Marco Follini, Piero Tosi ha chiesto: "Il governo che uscirà dalle elezioni promuova gli stati generali dell'Università, una grande assise nazionale, preceduti da un documento programmatico discusso negli atenei e tra le forze sociali, produttive e professionali del Paese, che ridefinisca la missione e il senso dell'Università. Gli atenei italiani hanno ormai assimilato il concetto di valutazione, trasparenza dei concorsi e certificazione dei corsi di laurea, ma questo non può avvenire senza il rispetto dell'autonomia universitaria e la creazione di un'agenzia di valutazione terza, vale a dire - ha proseguito - non dipendente né dal sistema degli atenei né dal ministero. O i politici capiscono che senza ricerca non c'è innovazione, e senza investimenti nella ricerca universitaria i progressi sono effimeri, o il nostro Paese rischia di non uscire dalla crisi. Cruciale il problema dei ricercatori, oltre 50 mila - ha concluso -: senza il riconoscimento dei loro diritti, il sistema della conoscenza rischia il collasso. E il disegno di legge del governo va proprio in questa direzione".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL