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Repubblica it: Tutor, nuove assunzioni, bonus la riforma silenziosa di Fioroni

Annuncia la soppressione del contributo uguale per tutti alle paritarie, spiega l'inapplicabilità del tutor e chiede altri 23.500 posti per i precari

24/07/2006
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la Repubblica

di SALVO INTRAVAIA
Altre 23 mila immissioni in ruolo (oltre alle 23.500 già in fase di assegnazione), riforma della maturità e del bonus a favore delle paritarie. Ecco le prossime mosse annunciate dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, messosi subito a lavoro dopo il suo insediamento. Intanto, quelle già messe a segno, pur non abrogando la cosiddetta riforma Moratti - come chiedevano alcune forze politiche - ridisegnano il quadro della scuola italiana dei prossimi cinque anni.
Precariato e immissioni in ruolo. Lo scorso 13 luglio, nel corso di una interrogazione alla Camera da parte di un gruppo di parlamentari dell'Unione, Fioroni ha annunciato la richiesta al collega dell'Economia di risorse economiche per effettuare altre 23 mila e 500 assunzioni a tempo indeterminato nella scuola. "Siamo in attesa di una risposta da parte del ministero dell'Economia in ordine alle risorse economiche di cui il ministero della Pubblica istruzione potrà disporre per
effettuare ulteriori 23 mila 500 assunzioni di unità. In tal modo, si potrebbero offrire ulteriori risposte a quei precari che hanno maggiori diritti per essere immessi, con certezza, all'interno degli organici delle nostre scuole. Credo, tuttavia, che la soluzione definitiva del

problema debba essere vista in un piano pluriennale", spiega il ministro che considera il precariato l'emergenza di primaria importanza della scuola. Il fenomeno ha subito una crescita esponenziale, soprattutto nella scorsa legislatura, a causa del blocco totale o parziale del turn over e della politica dei tagli indiscriminati agli organici. Si è trattato di una politica sbagliata sia nel merito, sia nella forma". Insomma, se tutto andrà per il meglio le migliaia di supplenti iscritti nelle graduatorie provinciali permanenti e coloro che sono risultati idonei all'ultima tornata di concorsi a cattedre potranno contare su altre assunzioni che sommate alle 23 mila e 500 in fase di assegnazione proprio in questi arriverebbero a 47 mila.
Tutor e anticipi. Dopo il congelamento della riforma della scuola superiore, un altro fronte subito aperto e chiuso dal nuovo ministro è quello riguardante alcune innovazioni sul cosiddetto primo ciclo (scuola primaria e secondaria di secondo grado) introdotte dal governo Berlusconi. Per effetto di un accordo tra l'Aran (l'Agenzia di rappresentazione negoziale) e i sindacati di categoria, le norme sul tanto avversato tutor (caposaldo di buona parte della riforma) e sugli anticipi riguardanti la scuola dell'infanzia sono state disapplicate. Dal prossimo settembre, in sostanza, non sarà più possibile iscrivere i bambini a 2 anni e mezzo alla scuola materna e i collegi dei docenti non saranno chiamati a risolvere il rompicapo del tutor: quella figura (un docente) che avrebbe dovuto tenere i rapporti con le famiglie, coordinare il team degli insegnanti di una stessa classe e compilare il portfolio delle competenze. "L'accordo - ha detto Fioroni - non ha il significato di una abrogazione di norme primarie, che sarebbe comunque consentita dal decreto legislativo in materia di organizzazione del lavoro. Si tratta invece di una doverosa presa d'atto della mancanza delle condizioni essenziali per poter procedere all'attuazione degli istituti che oggi sono stati disapplicati. E non possiamo ignorare che le disposizioni erano state adottate senza alcun preventivo confronto con le parti sociali".
Bonus alle paritarie. Fioroni è intervenuto anche sul cosiddetto bonus a favore di coloro che decidono di iscrivere i figli nelle scuole paritarie. "Il buono scuola così come ipotizzato dal precedente governo, che divideva in modo uguale tra soggetti diversi, lo ritengo non utile. Perché dare a tutti nello stesso modo crea solo l'illusione di poter scegliere la scuola che uno vuole, dando, invece, la possibilità alla famiglia di scegliere la scuola che può permettersi. Ritengo anche che dividere in parti uguali tra le famiglie, prescindendo dal loro reddito, non sia una cosa utile all'equità e all'eccellenza del sistema pubblico italiano", ha dichiarato ieri a Torino il ministro della Pubblica Istruzione nel corso di un seminario. In questo modo il ministro, probabilmente, intende dare una risposta a coloro che, a fronte di un bonus - peraltro modesto - lamentavano l'inefficacia del bonus che in questi anni non ha contribuito alla crescita del numero di studenti delle scuole private.
Maturità. Che così non si potesse più andare avanti lo dicevano tutti. L'esame di Stato con le attuali commissioni composte per intero da insegnanti interni e da un presidente/notaio per ogni scuola ha mostrato tutti i suoi limiti, soprattutto per ciò che riguarda i cosiddetti 'diplomifici'. E il prossimo 8 agosto verrà presentata la proposta di riforma dell'esame di maturità, che si limiterà alle commissioni giudicatrici. "Non sarà niente di eccezionale - ha spiegato Fioroni - modificheremo solo la composizione delle commissioni". A dimostrazione "che noi a questo titolo ci teniamo". La formula più gettonata è il ritorno alla commissione composta per metà da commissari esterni delle scuole statali e per l'altra metà da membri interni. Con un presidente per ogni classe o numero ristretto di classi.
Ulteriori proposte. La tecnica del 'cacciavite' come è stata battezzata la politica scolastica di modifica della riforma Moratti attuata dal governo Prodi deve continuare. Secondo il leader della Flc Cgil, Enrico Panini, adesso occorre cancellare le Indicazioni nazionali, il portfolio e gli anticipi alla primaria. Le indicazioni nazionali vengono definite da Panini come 'un gretto esempio di oscurantismo' e il portfolio, croce e delizia per migliaia di insegnanti, 'un vero e proprio esempio di confusione mentale'. Per l'ingresso a 5 anni e mezzo all'elementare (i cosiddetti anticipi) la strada non è semplice. Per cancellare gli anticipi occorre una legge "ma - spiega Panini - alcune regole alle quali deve rispondere l'accoglienza degli alunni anticipatari vanno fissate".
( 20 luglio 2006)


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