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Repubblica it: Scuola, inizia la roulette dei libri tra tagli e promesse della Pdl

Docenti in difficoltà per i tetti di spesa imposti da Fioroni. Il parere dei presidi E servirebbero subito 126 milioni per l'impegno di Berlusconi per testi gratuiti

21/04/2008
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la Repubblica

di SALVO INTRAVAIA

Mentre i licei sono intenti ad accorciare le liste dei libri di testo, il nuovo governo dovrà racimolare la somma per fornirli gratuitamente agli alunni meno abbienti. Le prossime settimane saranno decisive, soprattutto per le tasche degli italiani con i figli che frequentano gli istituti superiori. Le scuole saranno chiamate ad adottare i testi per l'anno scolastico 2008/2009 con una novità: i Consigli di classe e i Collegi dei docenti dovranno rispettare, per la prima volta in assoluto, i tetti di spesa introdotti per tutte le classi dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni. Ma non sarà facile. Fatto il nuovo governo, l'inquilino di Palazzo della Minerva sarà, invece, chiamato a racimolare in tempi brevi circa 100 milioni da destinare alla fornitura gratuita dei testi scolastici agli studenti appartenenti alle famiglie disagiate.

Sulla prima questione alcuni presidi e insegnanti mostrano qualche perplessità ma al momento non se la sentono di uscire troppo allo scoperto. "Hanno ragione", dice Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione nazionale presidi, e spiega perché. "I libri vengono proposti dagli insegnanti in Consiglio di classe e vengono, successivamente, approvati in Collegio dei docenti. La parcellizzazione del potere decisionale rende quasi impossibile fare rispettare i limiti imposti dal decreto", afferma Rembado che conclude: "C'è poi la liberta d'insegnamento sancita dalla Costituzione che riguarda anche i sussidi didattici, come i libri. Come si fa a stabilire, nell'ipotesi di sforamento dei tetti, tra i diversi testi qual è il libro da cambiare? E chi deve decidere?".

A trovarsi in difficoltà saranno soprattutto i prof dei licei. Secondo l'indagine condotta lo scorso anno da Repubblica, per un ragazzino iscritto al primo anno in un liceo classico i genitori hanno dovuto sborsare in media 432 euro, ma in alcuni casi si sono sfiorati anche i 700 euro. Allo scientifico, sempre per una prima classe, la spesa media è stata di 341 euro che saliva a 348 per il liceo socio-psico-pedagogico (l'ex istituto magistrale). Il provvedimento di Fioroni prevede il limite di 320 euro (elevabili a 352 nelle sezioni sperimentali) per il primo anno del classico, 305 per lo scientifico e 310 per l'ex istituto magistrale. Per gli istituti tecnici e per i professionali rientrare entro il budget dovrebbe essere più agevole. A patto di escludere dal conteggio i dizionari, gli atlanti e i manuali che fanno lievitare la spesa.

Sulla seconda questione bisognerà fare in fretta. Per gratuità e semigratuità di testi scolastici al superiore il ministero ha finora stanziato quasi 26 milioni di euro l'anno. Per fornire gratuitamente i libri scolastici, come ha dichiarato Berlusconi, agli studenti del superiore (fino a 18 anni) occorrono circa 126 milioni, 100 in più degli attuali. Secondo i conteggi dell'Istat sono, infatti, circa 500 mila (quasi il 20 per cento del totale) gli alunni meno abbienti che frequentano gli istituti superiori in Italia.


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