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Repubblica it-Quelle classi su internet con milioni di studenti

Viaggio tra le comunità scolastiche virtuali: un click e scompaiono barriere geografiche e culturali. Il rapporto tra docenti e studenti Quelle classi su internet con milioni di studenti di RO...

16/10/2005
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la Repubblica

Viaggio tra le comunità scolastiche virtuali: un click e scompaiono
barriere geografiche e culturali. Il rapporto tra docenti e studenti

Quelle classi su internet con milioni di studenti

di ROSALBA CASTELLETTI

Le aule scolastiche non hanno più muri. Insegnanti e studenti oggi possono mettersi in contatto anche al di fuori delle ore di lezione e corrispondere con altre scolaresche nel mondo grazie alle comunità scolastiche virtuali, ritrovi che nascono e vivono in rete. Qui docenti e alunni di diverse culture si incontrano per condividere esperienze e strumenti, confrontarsi sulle più diverse tematiche e realizzare progetti comuni.

La più grande comunità scolastica virtuale, ePals, è stata fondata nel 1996. Sul suo sito multilingue (è tradotto in inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, arabo e giapponese), si ritrovano più di 5milioni di studenti e insegnanti sparsi in oltre 106mila classi di 191 Paesi del mondo. Basta registrare la propria scuola per usufruire gratuitamente di un servizio di posta elettronica che consente di comunicare con le altre classi e che traduce istantaneamente i messaggi in sette lingue. Forum di discussione accolgono interventi di insegnanti, studenti, genitori. Vi è anche la possibilità di comunicare in tempo reale sulle più diverse tematiche in stanze private di chat. Un motore di ricerca consente infine di trovare la scuola con la quale gemellarsi: basta cliccare su un punto a caso di un mappamondo virtuale perché appaia l'elenco delle classi che partecipano al programma.

Schoolmaster invece, oltre a mettere in rete studenti, docenti e genitori di 1500 istituti di 45 Paesi diversi, propone i link suggeriti dagli stessi membri della comunità, una banca dati per pianificare progetti e lezioni, un motore di ricerca con filtri che escludono siti dai contenuti non appropriati ai minorenni e due riviste elettroniche, "eZine", per studenti. Organizza anche delle competizioni virtuali aperte a studenti di tutto il mondo.

Organizzazioni internazionali hanno pensato di sfruttare le potenzialità di questi ritrovi virtuali per promuovere il confronto su tematiche d'interesse mondiale: l'Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, su Meeting Place dà voce agli studenti delle scuole elementari su argomenti che li riguardano direttamente, mentre il Programma educativo del World Bank Institute favorisce l'interazione tra le scuole secondarie superiori dei Paesi in via di sviluppo, fornendo loro le attrezzature necessarie ad entrare in rete.

European Schoolnet, progetto che coinvolge 26 Ministeri della Pubblica Istruzione europei, si propone invece come strumento di collegamento fra le scuole europee: sulla bacheca virtuale si possono leggere le email di scolaresche europee o inserire propri messaggi alla ricerca di "efriends", amici di penna sul filo della rete, o di partner che collaborino a un progetto comune. La stessa Unione europea, nel 2003, ha avviato una comunità virtuale sul progetto Oasis, Open Architecture and Schools in Society, Architettura aperta e scuole nella società.

La lista delle comunità scolastiche virtuali è lunga. Si va poi dall'I*Earn, l'International Education and Resource Network, che permette a istituti di tutto il mondo di collaborare a progetti sulla salute del pianeta e dei suoi abitanti, al programma Globe (Global Learning and Observations to Benefit the Environment) una rete mondiale dove studenti e insegnanti di più di 10mila scuole di 96 Paesi lavorano insieme a veri e propri scienziati per studiare e comprendere la natura. Ci si confronta sui diritti umani, grazie ad "A Seed" (Action for Solidarity, Equality, Environment and Development), o sulla biodiversità, come su Earthwatch Global Classroom. A ciascuno la sua comunità, dunque. A studenti e insegnanti basta un click per imparare e lavorare in un ambiente dove non esistono barriere geografiche o culturali.
(14 ottobre 2005)


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