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Repubblica it: Il rebus del punteggio di montagna, nuove graduatorie ma senza terremoti

Primi incontri al ministero dopo la sentenza della Corte costituzionale Il viceministro Bastico: "Garantire i diritti acquisiti", poi liste modificate

03/02/2007
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la Repubblica

di SALVO INTRAVAIA

Cosa accadrà a 330 mila insegnanti, di ruolo e precari, per effetto della sentenza taglia-punteggio della Corte costituzionale? Sono parecchi coloro che in queste ore vivono col fiato sospeso: insegnanti di ruolo che temono di perdere la cattedra conquistata col doppio punteggio e supplenti che, in vista dello stravolgimento delle graduatorie, dopo anni di attesa di temono perdere il treno per l'assunzione. L'attenzione è centrata sulle stanze del ministero della Pubblica istruzione dove si deciderà come applicare la sentenza che ha cancellato il 'doppio punteggio' di montagna.

Dalla prima riunione tra tecnici ministeriali e sindacati trapelano i primi orientamenti che dovrebbero contribuire a rasserenare gli animi. Gli insegnanti immessi in ruolo col 'doppio punteggio' dovrebbero stare tranquilli: i diritti acquisiti non saranno toccati. Coloro che sono stati scavalcati dagli 'insegnanti di montagna' e, a suo tempo, hanno presentato ricorso con ogni probabilità potranno riacciuffare la cattedra persa. E le graduatorie dei precari saranno completamente rifatte, cancellando il doppio punteggio di montagna.

Questi gli orientamenti del ministero per applicare la recente sentenza dell'Alta corte che ha dichiarato illegittimo il raddoppio del punteggio per i supplenti che hanno insegnato nelle scuole collocate al di sopra dei 600 metri di quota. Orientamenti che poi saranno vagliati dall'Avvocatura dello Stato prima di essere messi nero su bianco.

Il doppio punteggio. Un paio di anni fa, la novità ha stravolse le graduatorie dei precari (le cosiddette Graduatorie provinciali permanenti) dalle quali vengono reclutati metà dei neo insegnanti. Il governo Berlusconi con un provvedimento non molto condiviso estese a tutti i supplenti in servizio oltre quota 600 metri il raddoppio del punteggio riservato, fino ad allora, esclusivamente a chi aveva insegnato nelle piccole isole, nelle sezioni carcerarie e nelle pluriclassi.

I diritti acquisiti. "Data la delicatezza del tema - spiega Mariangela Bastico, vice ministro alla Pubblica istruzione - che coinvolge un numero di persone non ancora quantificato, siamo impegnati ad approfondire alcuni aspetti giuridici. Ma l'orientamento è quello di salvaguardare i diritti acquisiti". Solo negli ultimi due anni - il 2005/2006 e il 2006/2007 - sono stati immessi in ruolo 55 mila insegnanti, metà dei quali reclutati dalle graduatorie col punteggio di montagna. In questi ultimi giorni, metà hanno visto aleggiare il fantasma della revoca dell'assunzione, conquistata dopo anni di precariato. Ma, anche se la sentenza dell'Alta corte annulla la norma in questione (il doppio punteggio attribuito agli insegnanti di montagna) a partire dal 2004 secondo la Bastico la giurisprudenza 'che assicura i cosiddetti dei diritti acquisiti è consistente': nessun docente dovrebbe quindi vedersi revocata la nomina in ruolo.

Gli 'scavalcati'. Uno spiraglio si apre, invece, per coloro che sono stati danneggiati dalla normativa emanata dal governo Berlusconi. Infatti, sono un centinaio i docenti che sono ricorsi alla giustizia amministrativa contro il doppio punteggio. Ed è proprio dai ricorsi di alcuni insegnanti siciliani che il Tar ha posto la questione di legittimità costituzionale su cui la Corte si è pronunciata lo scorso 26 gennaio. Coloro che sono stati scavalcati dagli 'insegnanti di montagna' e si sono rivolti ai giudici, con molta probabilità, potranno riottenere la loro posizione.

Le graduatorie permanenti. Le liste dei precari con oltre 304 mila iscritti saranno nelle prossime settimane aggiornate tenendo conto delle sentenza della Corte costituzionale. "E' ormai certo che le prossime graduatorie saranno completamente rivisitate", dichiara Fabio Pipitò, vice coordinatore nazionale della Gilda che esprime anche un pesante giudizio politico: "La Corte è intervenuta su quello che abbiamo sempre definito un obbrobrio. Occorre pensare anche a tutti coloro che per mantenere la posizione in graduatoria hanno avuto oneri aggiuntivi". I tanti supplenti che pur avendo il posto sotto casa si sono sobbarcati decine di chilometri per conquistare una sede. L'operazione di aggiornamento era già in calendario (ogni due anni) ma questa volta, oltre all'inserimento dei servizi prestati negli ultimi due anni, per coloro che hanno insegnato in scuole di montagna occorrerà rivedere anche il punteggio degli anni precedenti. Il governo Prodi era stato facile profeta, visto che nell'ultima Finanziaria aveva abolito, a partire dal primo gennaio 2007, il doppio punteggio senza toccare il 'pregresso'. Ma la sentenza della Corte costringerà gli impiegati degli Uffici scolastici provinciali (gli ex provveditorati agli studi) a rivedere anche i punteggi precedenti. Così le nuove graduatorie potrebbero risultare rimescolate sia nei punteggi sia nelle posizioni.

L'intervento. "Siamo sempre stati politicamente contrari - continua la Bastico - al doppio punteggio di montagna generalizzato, che attraverso la Finanziaria per il 2007 abbiamo cancellato. Ora, siamo confortati anche dal punto di vista giuridico. La totale revisione delle graduatorie permanenti ripristinerà una sostanziale equità tra i supplenti e, nonostante le nuove graduatorie subiranno parecchi cambiamenti, siamo sereni perché abbiamo un corposo piano di assunzioni che ci fa stare abbastanza tranquilli. Per dare al più presto risposta ai tanti interrogativi degli interessati cercheremo di procedere con la massima celerità".


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