FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3798747
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica it-Il ministro Siniscalco si è dimesso

Repubblica it-Il ministro Siniscalco si è dimesso

Come Tremonti, anche lui ha comunicato la decisione a tarda sera Il titolare dell'Economia era atteso oggi a Washington per l'Fmi Il ministro Siniscalco si è dimesso Fazio e Finanziaria, le ragion...

22/09/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Come Tremonti, anche lui ha comunicato la decisione a tarda sera
Il titolare dell'Economia era atteso oggi a Washington per l'Fmi
Il ministro Siniscalco si è dimesso
Fazio e Finanziaria, le ragioni

Domenico Siniscalco
ROMA - Domenico Siniscalco si è dimesso. E' andato via ieri a tarda sera, come il suo predecessore Giulio Tremonti, dopo un freddo colloquio con Silvio Berlusconi. Il ministro dell'Economia lascia proprio alla vigilia della riunione del Fondo Monetario internazionale a Washington. E forse non a caso: Siniscalco era atteso per oggi all'Fmi nel suo ruolo di capodelegazione italiano. Ma non ha voluto presentarsi fianco a fianco col governatore di Bankitalia Antonio Fazio.

Le dimissioni verranno ufficializzate oggi. Secondo le prime indiscrezioni, Silvio Berlusconi sarebbe intenzionato a prendere l'interim dell'Economia. Ma è anche possibile che si vada a una crisi di governo e a un esecutivo di transizione che faccia la Finanziaria e porti il Paese fino ad eventuali elezioni anticipate forse a febbraio.

Salta, dunque, il ministro dell'Economia, di nuovo in altomare la Finanziaria. Le ragioni sono tante, ma basta ripercorrere la giornata di Siniscalco per capire i motivi del suo addio.

Al mattino il ministro critica ancora il comportamento del Governatore della Banca d'Italia Fazio, commentando una sua eventuale iscrizione al registro degli indagati. "Ho sempre posto la questione bancaria e del governatore sul piano della credibilità e non su quello della legittimità. Quindi eventuali sviluppi di questo carattere non alterano senz'altro il mio giudizio che permane severo e permane sul piano della credibilità". Su questo tema, è stato indubbiamente lasciato solo dal governo. Poco più tardi, a una precisa domanda, ha risposto che sarebbe andato comunque a Washington per l'Fmi: "Sono il capodelegazione. Non ci sono problemi".

Poi, per tutto il giorno ha subito critiche sulla Finanziaria. Da Montezemolo, dalla Lega, dall'Udc. Si è difeso facendo sapere a tutti che non avrebbe accettato una manovra "elettorale". Ma sapeva che, nel suo ruolo di ministro tecnico, poteva reggere poco.

Fino a quando ha capito che il momento è arrivato. A palazzo Grazioli, dove lo aspettava il premier, si è fatto accompagnare da Fini, che fu curiosamente protagonista anche dell'addio di Tremonti. Il 3 luglio del 2004 Tremonti se ne andò proprio in polemica con An.

Stavolta è un'altra storia, lascia un ministro che continuava a dichiararsi tecnico. E che ha ha spiegato a Berlusconi di non poter accettare una "Finanziaria elettorale". Una storia che si aggiunge agli addii di Ruggiero, Scajola. E' un governo che ha il record di durata, ma anche in quanto a litigi è nelle prime posizioni.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL