Repubblica it: Dispersione, caccia agli "evasori totali"a scuola arriva il piano anti-Lucignolo
Controlli incrociati del ministero tra anagrafe regionale e sanitaria per individuare i ragazzi che sfuggono al sistema. Secondo i dati in Italia sarebbero oltre ventimila
di SALVO INTRAVAIA
Tempi duri per chi a scuola non a mai messo piede: arriva "l'anti Lucignolo". Dopo i disastrosi dati sulla dispersione scolastica diffusi qualche giorno fa il ministero della Pubblica Istruzione cerca di correre ai ripari attraverso una anagrafe puntuale di tutti i giovani in obbligo scolastico. "L'idea è di offrire una seconda possibilità anche a Lucignolo". In questo modo la vice ministro della Pubblica Istruzione, Mariangela Bastico, spiega la cosiddetta anagrafe anti-Lucignolo che viale Trastevere sta mettendo in piedi per intercettare tutti coloro che a scuola non si sono mai iscritti e che, per questo motivo, sfuggono a tutte le statistiche ministeriali.
La dispersione. Sono almeno tre le voci che compongono la cosiddetta dispersione scolastica. Ci sono coloro che lasciano le aule scolastiche dopo qualche mese di lezione (i cosiddetti "abbandoni"), ritirandosi ufficialmente o facendo perdere le proprie tracce in assoluto silenzio, e i bocciati. Ritirati e bocciati essendo passati in qualche modo dalla scuola vengono censiti e di loro si conoscono i numeri, nomi e cognomi compresi. Il fenomeno che di cui nessuno ancora in Italia conosce le proporzioni è quello relativo ai cosiddetti "evasori": coloro che, non avendo messo piede a scuola, il ministero 'non conosce'. In alcune realtà particolarmente difficili, come in Sicilia, nella sola scuola elementare e media si parla di almeno 1.200 "evasori totali": bambini e ragazzini che non hanno mai frequentato le lezioni. A questi occorre aggiungere i ragazzi di 14 e 15 anni che dovrebbero frequentare i primi due anni delle scuole superiori. Gli evasori totali nel nostro paese potrebbero essere superare anche le 20 mila unità. Tra questi parecchi Rom e bambini/ragazzini stranieri che 'per cultura di appartenenzà non vengono mandati a scuola dai genitori.
L'anti Lugignolo. "Nella legislazione italiana l'anagrafe degli alunni già esiste - sottolinea la Bastico - si tratta ora di potenziarla mettendo in compartecipazione le informazioni per avere nome e cognome di coloro che sfuggono all'obbligo scolastico". Come è già in atto in alcune regioni italiane - Toscana ed Emilia Romagna, ad esempio - per scovare gli evasori basta confrontare l'anagrafe sanitaria, quella del ministero della Pubblica istruzione e le anagrafi regionali per capire chi frequenta le aule scolastiche, chi segue corsi di formazione professionale o di apprendistato (gestiti dalle Regioni) e chi, invece, è uscito da qualsiasi percorso educativo. "L'anagrafe - spiega la Bastico - non si pone nessuno scopo punitivo ma vuole individuare gli evasori per fornire loro una seconda chance, non necessariamente la scuola. Già con i 'Centri Eda' (di Educazione per gli adulti) stiamo organizzando i corsi per fare conseguire a tutti i ragazzi drop out la licenza media portandoli a frequentare il primo anno delle scuole superiori per un eventuale inserimento nei corsi di formazione professionale".
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19 febbraio 2007)